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martedì 7 gennaio 2014

Il “nón lá” vietnamita


È un simbolo quasi patriottico: il copricapo nazionale di una terra di riso e acqua. Un capolavoro semplice, efficiente, leggero ed elegante. 
Semplice perché composto da poche foglie secche di palma latania (Latania lontaroides) unite tra loro su un cerchio di base. 
Efficiente perché protegge dal sole e dalla pioggia (è impermeabile). Ciò spiega il suo successo in tutte le risaie del paese!
 Leggero perché naturale.
 Elegante, e aggiungiamo poetico, perché talvolta porta alcuni versi disegnati in filigrana. 
Attraverso i secoli, il “nón lá”, è rimasto un oggetto della quotidianità delle donne vietnamite. 
Il nón lá è rappresentato spesso su oggetti molto antichi come i tamburi di bronzo Ngoc Lu e i vasi di bronzo di Dao Thinh, datati da 2.500 a 3.000 anni fa.
 Con il passare del tempo, non vi sono stati molti cambiamenti nello stile e nei materiali.
 Originariamente, il nón lá era tessuto e intrecciato. Solo nel 3° secolo a.C. quando si cominciò ad utilizzare il ferro, che si iniziò ad utilizzare gli aghi per cucire le foglie del nón lá.
 I materiali per la produzione sono tra i più semplici, il principale dei quali è dato dalle foglie e dalle fibre della palma Moc (questultimo è ora sostituito dal filo di nylon). Il telaio è di bambù.
 Inizialmente, gli artigiani devono trattare le foglie mettendole di piatto su una piastra di ferro caldo pressandole ad una temperatura specifica, facendo in modo da non bruciarle. Un riscaldamento insufficiente, non permetterà però di raggiungere l’adeguata forma piatta alle foglie. Le foglie sono poi affumicate con lo zolfo sfumando così al bianco e diventando resistenti alla muffa. I bambù sono tagliati in senso longitudinale e vengono utilizzati per costruire i telai. Vengono poi affumicati per resistere alle termiti e ad altri insetti nocivi per il legno. 
Vi sono molti villaggi specializzati nella produzione dei cappelli a cono, tra cui Chuông, nel distretto di Thanh Oai 30 km dal centro di Hanoi famosa per i suoi prodotti di qualità. 
La struttura del nón lá, è composta da 16 cerchi di bambù. Il loro numero è rimasto invariato per molto tempo. La loro bellezza dipende molto dalla bravura degli artigiani. 
Esistono molti tipi di nón lá, come il nón thung rông vành (canestro a forma di cappello a cono), il nón ba tâm (cappello a forma piatta con frange). Alle volte uno specchio è situato all'interno del nón lá. Sotto le foglie bianche quasi trasparenti, come in filigrana, si può intravedere una poesia popolare, o l'immagine di un tempio. Questo tipo di nón lá è conosciuto come Bài tho.


Il nón lá si abbina perfettamente con la tunica tradizionale chiamata Áo dài.
Le vietnamite indossando questo copricapo diventano più morbide, eleganti e sensibili. Viene indossato sia per andare a lavorare nei campi, che al mercato o per partecipare alle feste. Negli spettacoli, la danza con i cappelli a cono ed il vestito tradizionale Áo dài, esalta la morbidezza, la femminilità e la grazia delle donne vietnamita.
Tutte le vietnamite sentono un forte attaccamento al nón lá emblema della propria cultura.


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