"La presenza del colore nel cibo è una forza altamente motivante nelle nostre abitudini alimentari.
In questo commento degli 'esperti' sono evidenti l'auto-giustificazione sociale della loro qualificazione professionale, e il carattere smaccatamente commerciale e intimidatorio del loro invito a 'scegliere'.
D'altra parte, nella normativa e in tutti i documenti ufficiali si parla sempre e soltanto di 'esigenze tecnologiche' che renderebbero indispensabile l'uso degli additivi alimentari.
Malgrado il nome e la sigla sembrino indicare un organismo dell'Unione Europea, lo European Food Information Council (EUFIC) è una organizzazione privata.
Lo stesso EUFIC si presenta con termini certamente corretti ma piuttosto ingannevoli ("organizzazione europea ... che ha sede a Bruxelles"):
"Chi siamo? EUFIC, European Food Information Council, è un’organizzazione europea, senza fini di lucro, che ha sede a Bruxelles.
È stata fondata nel 1993 allo scopo di informare i consumatori europei sulle qualità nutrizionali e la sicurezza degli alimenti"
Dato il rilievo di EUFIC nel campo dell'informazione alimentare, Minerva propone ai suoi lettori documenti e informazioni su:
EUFIC
e sulle aziende che lo finanziano:
Barilla, impresa familiare e multinazionale
Coca-Cola, multinazionale con base negli Stati Uniti
Coca-Cola HBC, Coca-Cola Hellenic Bottling Company, versione euro-asiatica della Coca-Cola
Ferrero, multinazionale con base in Italia
Frito-Lay, marchio appartenente alla PepsiCo, multinazionale con base negli Stati Uniti
Groupe Danone, multinazionale con base in Francia
Kraft Foods, secondo produttore mondiale, è proprietà dell'Altria Group, alias: Philip Morris
Masterfoods, impresa regina delle merendine
McDonald's, multinazionale con base negli Stati Uniti
Nestlé, multinazionale con base in Svizzera. Il maggiore produttore mondiale di alimenti
Procter & Gamble, multinazionale con base negli Stati Uniti
Südzucker, oligopolio tedesco dello zucchero
Unilever, multinazionale anglo-olandese
Yakult, maggiore produttore mondiale di probiotici
Heinz, multinazionale con base negli Stati Uniti
Tutte multinazionali private
QUESTI SONO ASSOLUTAMENTE DA EVITARE
per ora ho trovato questi ma ce ne sono circa 1400
L’Eritrosina, il colorante E127 (nelle caramelle, frutta sciroppata, canditi, gelati, ghiaccioli. Ad alte dosi provocherebbe un aumento di tumori della tiroide (nei topi).
Il Blu brillante E133 (scatole di piselli, gelati, prodotti caseari e bevande) addirittura deriva dal liquido di distillazione del carbone! Più in generale vi segnaliamo di prestare attenzione ai derivati dell’anidride solforosa (da E220 a E228) che possono provocare irritazioni o la netamicina
(E235), un antibiotico che si usa per conservare meglio la frutta, ma che può provocare disturbi intestinali.
Il nitrito di sodio ( E250) aggiunto alle carni, soprattutto a quelle conservate come i salumi, per dare il caratteristico colore rosso vivo così invitante. Questa sostanza combinandosi con le amine, presenti normalmente nei cibi, forma le nitrosammine note sostanze dannose per le cellule.
L’anidride solforosa ( E220), presente regolarmente nella birra, nei succhi di frutta, nella frutta secca, nelle marmellate o nel vino, è un conservante sbiancante, ma è tossico nei confronti dei batteri benefici intestinali.
Lo studio , commissionato dalla Food Standards Agency (FSA, Agenzia britannica di vigilanza sui cibi) alla Università di Southampton e recentemente pubblicato sulla rivista Lancet, appositamente disegnato al fine di approfondire ed ampliare i dati della metanalisi, stabilisce chiaramente un legame tra alcuni additivi alimentari largamente diffusi in commercio ed iperattività (disattenzione, impulsività, attività superiore alla norma) e deficit dell’attenzione, nei bambini di 3 e 8-9 anni di età.
Si tratta di alcuni coloranti come il giallo arancio E110 e E104, l’azorubina E122, la artrazina E102, il rosso cocciniglia E124 e il rosso allura E129 ed un conservante, il benzoato di sodio E211 presenti in merendine, bibite, gelati, caramelle, succhi di frutta, chewing-gum, di larga diffusione.
Altre informazioni utili le trovate in questa pagina
http://www.alimentipedia.it/tabella-dei-coloranti.html
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