venerdì 22 novembre 2013
L'ultima casa di Holland Island
Holland Island si trova nella baia di Chesapeake, tra Bloodsworth Island e Smith Island, a largo di Wenona, nel Maryland.
Un tempo abitata da una fiorente e prospera comunità di marinai e agricoltori, nel corso degli ultimi decenni è praticamente scomparsa sotto l'innalzamento del livello delle acque della baia.
L'emblema della sua rovina è l'ultima casa dell'isola.
Holland Isola sorse nel 1600, prendendo il nome dal primo proprietario dell'area, Daniel Holland.
Nel 1850 la prima comunità di famiglie di pescatori e contadini si sviluppa sull'isola.
Nel 1910 l'isola conta circa 360 abitanti, il che la rende una delle più grandi isole abitate della Chesapeake Bay. All'apice del suo splendore può vantare 70 case, diversi negozi, un ufficio postale, una scuola con due aule e due insegnanti, una chiesa e un centro della comunità. Ha un proprio team di baseball e un medico. Gli isolani si mantengono principalmente grazie alle ostriche e ai granchio. Anche la flotta di barche è, in relazione, imponente, con un 'ottantina di imbarcazioni, alcune delle quali costruite sull'isola. Poi, però, arriva l'affondamento naturale del terreno.
L'acqua divora l'isola fino a farla diventare solo una piccola macchia di terra in mezzo al mare.
Gli isolani tentano di proteggersi con la costruzione di muri per arginare l'erosione, ma la mancanza di attrezzature e tecniche moderne rende vani i loro sforzi.
La maggior parte dei residenti sono costretti a trasferirsi sulla terraferma.
Nel mese di agosto del 1918 una tempesta tropicale colpisce la baia, distruggendo la chiesa e spingendo le ultime famiglie ad andare via.
È il 1922. Sempre più case cominciano a sparire sotto l'acqua, fino a quando ne rimane sono una. Con aria di sfida resiste alla natura per oltre un secolo.
Nel 1995 Stephen White, cresciuto sull'isola, la acquista per 70.000 dollari e cerca di salvarla creando la Holland Island Preservation Foundation. Ci prova per 15 anni, spendendo quasi 150 mila dollari. A metà ottobre del 2010, però, la casa cede e crolla inesorabilmente.
L'acqua porta via le macerie, pezzo per pezzo, e finisce di inghiottire l'ultima parte a galla dell'isola.
Roberta Ragni
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento