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domenica 3 novembre 2013

L'Italia incompiuta



Città dello Sport di Tor Vergata, Roma - 2006 "Sta diventando un elemento del paesaggio dell’Agro romano, come certe rovine di acquedotti o mausolei che si incontrano sulle strade consolari.
La copertura della Città dello Sport di Tor Vergata, progettata da Santiago Calatrava, è una sinuosa vela d’acciaio alta più di 70 metri.
Fa da tetto al più grande complesso sportivo mai progettato per la capitale: un palazzo dello Sport da 15 mila posti e un palanuoto da 8.000.
Ma il cantiere è chiuso, i lavori interrotti dal 2010. E nessuno sa quando e nemmeno se ricominceranno. Il progetto della Città dello Sport era nato per i Mondiali di nuoto del 2009 (trasferiti al Foro Italico per mancanza di tempo), poi era stato ampliato in previsione delle Olimpiadi del 2016 (candidatura ritirata), poi per quelle del 2020.
Quando il governo Monti ha bocciato anche questa candidatura, causa crisi, i finanziamenti pubblici sono finiti. Oggi l’unica speranza è trovare un investitore privato che scommetta sui ricavi della futura gestione e si accolli i 400 milioni di euro - da aggiungere ai 200 già spesi - necessari per completare l’opera (arredi, parcheggi e adeguamenti per la viabilità esclusi).
Ma Comune e Università di Tor Vergata non hanno ancora nemmeno emesso il bando di gara.
Così la spettacolare opera dell’architetto catalano resta accessibile solo agli studenti che vengono ad ammirarne le ardite soluzioni architettoniche.
E la Città dello Sport scivola nel limbo delle incompiute italiane 

Michele Gravino su National Geographic Italia

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