Poco più di uno spuntino, ma estremamente utile per studiare questa fase così importante nella vita di uno degli oggetti più enigmatici e potenti dell’Universo.
Una nube molecolare si stava dirigendo verso il buco nero
della Via Lattea. Herschel ha, assistito direttamente al banchetto, osservando gas ad alta temperatura in orbita attorno al mostro “affamato”.
della Via Lattea. Herschel ha, assistito direttamente al banchetto, osservando gas ad alta temperatura in orbita attorno al mostro “affamato”.
Il motore della Via Lattea dista da noi circa 26000 anni luce e quindi è sicuramente l’oggetto di questo tipo più facile da studiare. Sfortunatamente, è nascosto alla vista da dense nubi interstellari, che, però, non riescono a impensierire gli occhiali di Herschel, sensibilissimi al lontano infrarosso.
Il gas, molto vicino al buco nero, ha una temperatura di circa 1000 °C, nettamentesuperiore a quella delle “normali” nubi che non va oltre poche decine di gradi sopra lo zero assoluto (-273°C).
L’unica spiegazione plausibile per questa “febbre” è la collisione tra nubi rotanti immerse in un forte campo magnetico: proprio quello che ci si aspetta nelle immediate vicinanze dell’orizzonte degli eventi.
E’ stato perfino possibile leggere in dettaglio il menù del signore galattico che prevede molecole di monossido di carbonio, vapore d’acqua, idrogeno cyanide e altro ancora come si vede bene nella figura che segue. Veramente appetitoso, non c’è che dire!
Il gas, molto vicino al buco nero, ha una temperatura di circa 1000 °C, nettamentesuperiore a quella delle “normali” nubi che non va oltre poche decine di gradi sopra lo zero assoluto (-273°C).
L’unica spiegazione plausibile per questa “febbre” è la collisione tra nubi rotanti immerse in un forte campo magnetico: proprio quello che ci si aspetta nelle immediate vicinanze dell’orizzonte degli eventi.
E’ stato perfino possibile leggere in dettaglio il menù del signore galattico che prevede molecole di monossido di carbonio, vapore d’acqua, idrogeno cyanide e altro ancora come si vede bene nella figura che segue. Veramente appetitoso, non c’è che dire!
Usando altre osservazioni nel vicino infrarosso si è anche scoperto una nube più compatta di gas, di massa poco superiore a quella di qualche Terra.
Essa è ancora più vicina al limite del “non ritorno” e probabilmente sarà inghiottita entro la fine di quest’anno
Essa è ancora più vicina al limite del “non ritorno” e probabilmente sarà inghiottita entro la fine di quest’anno
NuSTAR e Chandra sono in trepida attesa per catturare i segnali X che confermeranno l’avvenuta digestione (in gergo, potremmo dire il … ruttino!)
Herzschel è stato lanciato il 14 maggio 2009, il telescopio è posizionato a 1,5 milioni di km di distanza dalla terra.Da dove ha racolto informazioni, sull'aspetto dell'universo nell'infrarosso.
Il 29 aprile 2013 il telescopio ha terminato la sua riserva di elio, la cui evaporazione permetteva di mantenere gli strumenti ad una temperatura prossima allo zero assoluto, rendendolo cieco
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