Non vi è luogo migliore per dimenticare il tran tran quotidiano di questo suggestivo, aspro litorale battuto dal vento al largo del quale si ergono i famosi Dodici Apostoli (in inglese Twelve Apostles).
Questi maestosi pilastri di pietra calcarea, che si innalzano dall’Oceano Australe e sono la principale attrazione del Port Campbell National Park, 10-20 milioni di anni fa erano collegati alle scogliere del continente. Le onde e il vento hanno scavato grotte nelle scogliere, plasmandole quindi in arcate e, infine, in pilastri altri fino a 45 metri.
La forza degli elementi ha continuato a erodere queste colonne a una velocità di circa due centimetri l’anno. Oggi restano solo otto pilastri e alcuni negli ultimi anni hanno risentito particolarmente della forza del vento. Il cosiddetto London Arch era parte di un ponte naturale a due arcate, ma nel 1990 l’arco più prossimo alla riva ha ceduto, lasciando due increduli turisti senza via di ritorno. Un altro degli Apostoli, alto 50 metri, è crollato nel 2005.
Ammirando il litorale battuto da venti ululanti e scalfito da onde enormi proverete una sensazione inebriante, quasi un brivido apocalittico.
Nelle giornate più calme potrete vedere come i Dodici Apostoli si trasformano: da forme oscure che incutono timore quando all’ombra, a colonne preistoriche di un giallo caldo quando accarezzati dai raggi del sole. Al tramonto e all’alba potrete ammirare uno spettacolo che vi resterà impresso nell’anima, o tentare di carpire la valenza epica di questo luogo dall’ampia spiaggia sottostante.
Percorrete gli scalini detti Gibson Steps, scendendo 70 metri lungo la scogliera fino a raggiungere la sabbia, dove vi sentirete infinitamente piccoli innanzi a queste immani torri di roccia.
Nessun commento:
Posta un commento