venerdì 8 marzo 2013
L'Africa è piena d'acqua, ma nel sottosuolo
Per decenni abbiamo pensato all'Africa come a un continente arido e senz'acqua. A parte le zone tropicali, infatti, le piogge in Africa sono scarsissime tanto da impedire una florida agricoltura e da negare l'accesso all'acqua potabile ad almeno 300 milioni di persone. Nuovi studi, però, mostrano una situazione molto diversa da quella che conosciamo: sotto la superficie terreste ci sono abbondanti riserve d'acqua. A scoprire le reali riserve d'acqua nascoste sotto terra sono stati di geologi del British Geological Survey. Dai loro studi emerge che una parte consistente dell'Africa è letteralmente seduta su un mare d'acqua dolce. Moltissimi bacini profondi potrebbero fornire fino a venti litri al secondo di acqua potabile e fresca e altrettanti ne potrebbero erogare da cinque a venti litri. Quest'acqua non viene dalla pioggia ma è il tesoro nascosto del passato: è lo specchio di com'era l'Africa 5.000 anni fa.
Tuttavia, non c'è da cantar vittoria. Proprio il fatto che non sia acqua portata dalle piogge sconsiglia di estrarla dal sottosuolo in grandi quantità perché l'acqua che cade ogni anno dal cielo non andrebbe a rimpiazzare, se non in minima parte, quella presa dai bacini. Se si iniziasse a trivellare selvaggiamente l'Africa in cerca di acqua, quindi, la si troverebbe di sicuro ma durerebbe pochi anni. Bisogna invece estrarla in maniera sostenibile, mantenendo l'equilibrio con l'acqua piovana. Come fare? Preferendo i vecchi metodi a quelli più moderni: meglio i pozzi tradizionali e un pompaggio manuale. Per portare in superficie solo l'acqua che serve per l'agricoltura locale e senza sprecarla in immense monocolture dedicate all'esportazione.
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