Si evince da ciò che il voto degli italiani è come una caramella ciucciata
Caratteristiche principali
La legge si può considerare in controtendenza con l'esito del referendum del 18 aprile 1993, il quale, con un consenso dell'82,7% dei voti e un'affluenza del 77%, portò all'abrogazione di alcuni articoli della vecchia normativa elettorale proporzionale del Senato, configurando un sistema maggioritario, delineato in seguito dalle leggi 276 (per il Senato) e 277 (per la Camera, nota anche come legge Mattarella) del 4 agosto 1993.
Significativa è l'abolizione dei collegi uninominali: l'elettore precedentemente poteva votare su due schede per la Camera dei Deputati e una scheda per il Senato.
Mentre la parte proporzionale alla Camera veniva espressa con la seconda scheda, dando la possibilità di scegliere una lista, al Senato si procedeva a un recupero su base regionale fra i non eletti all'uninominale.
Il sistema introdotto dalla legge 270 (porcellum)è completamente nuovo:
il premio di maggioranza per la coalizione vincente alla Camera (caratteristica che si riscontra all'estero solo in Grecia e a San Marino) era già apparso in due leggi elettorali italiane del passato:
La legge Acerbo del 1923 e la cosiddetta "legge truffa" del 1953, ma in entrambe ci furono delle soglie di sbarramento per raggiungerlo, cosa che questa legge n. 270 non prevede.
Punti salienti della legge sono:
Liste bloccate.
Con l'attuale sistema, replicante quello in vigore per la quota proporzionale prevista dal precedente Mattarellum, l'elettore si limita a votare solo per delle liste di candidati, senza la possibilità, a differenza di quanto si verifica per le elezioni europee, regionali e comunali, d'indicare preferenze.
L'elezione dei parlamentari dipende quindi completamente dalle scelte e dalle graduatorie stabilite dai partiti.
Premio di maggioranza
La legge garantisce un minimo di 340 seggi alla Camera dei deputati alla coalizione che ottiene la maggioranza relativa dei voti.
Da notare che 12 seggi, assegnati alla "circoscrizione Estero", sono contemplati a parte, come anche il seggio della Valle d'Aosta.
I voti della Valle d'Aosta e degli italiani all'estero non sono calcolati nemmeno nella determinazione della coalizione vincente.
Per quanto concerne il Senato, il premio di maggioranza è invece garantito su base regionale, in modo da assicurare alla coalizione vincente in una determinata regione almeno il 55% dei seggi a essa assegnati.
In Molise (2 seggi) e all'estero (6 seggi) non è previsto alcun premio di maggioranza al Senato; nelle altre regioni alle elezioni politiche italiane del 2013 la coalizione vincente otterrà almeno:
13 seggi su 22 in Piemonte,
27 su 49 in Lombardia,
14 su 24 in Veneto,
4 su 7 in Friuli-Venezia Giulia,
5 su 8 in Liguria,
13 su 22 in Emilia-Romagna,
10 su 18 in Toscana,
4 su 7 in Umbria,
5 su 8 nelle Marche,
16 su 28 nel Lazio,
4 su 7 in Abruzzo,
16 su 29 in Campania,
11 su 20 in Puglia,
4 su 7 in Basilicata,
6 su 10 in Calabria,
14 su 25 in Sicilia,
5 su 8 in Sardegna.
In Valle d'Aosta, cui è assegnato un solo seggio, il sistema elettorale è forzatamente uninominale,
come pure in Trentino-Alto Adige per 6 dei 7 seggi assegnati alla Regione.
Programmi e alleanze espliciti
La legge prevede l'obbligo, contestualmente alla presentazione dei simboli elettorali, per ciascuna forza politica di depositare il proprio programma e di indicare il proprio capo.
Prevede inoltre la possibilità di apparentamento reciproco fra più liste, raggruppate così in coalizioni.
Il programma e il capo della forza politica, in caso di coalizione, devono essere unici: in questo caso viene assunta la denominazione di Capo della coalizione.
Egli tecnicamente non è candidato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, poiché spetta al Presidente della Repubblica la nomina a quell'incarico.
Soglia di sbarramento
Per ottenere seggi alla Camera, ogni partito o lista deve ottenere almeno il 4% dei voti nazionali mentre le coalizioni devono ottenere almeno il 10%.
Le liste collegate a una coalizione che abbia superato la soglia prescritta partecipano alla ripartizione dei seggi se superano il 2% dei voti; partecipa inoltre alla ripartizione il primo partito al di sotto di questa soglia all'interno della stessa coalizione (il cosiddetto miglior perdente).
Questo vuol dire che se una coalizione che superi lo sbarramento del 10% fosse formata da 3 partiti di cui solo 2 superano il 2%, il terzo entrerebbe sicuramente alla Camera con qualsiasi percentuale.
Se una coalizione fosse formata da 4 partiti di cui solo 2 superano il 2%, entrerebbe alla camera solo il più votato degli altri 2 che non hanno superato la soglia.
Se una coalizione non dovesse superare il 10%, ogni singolo partito che la compone deve superare il 4%.
Per ottenere seggi al Senato, ogni partito o lista deve ottenere almeno l'8% dei voti mentre le coalizioni devono ottenere almeno il 20%.
Le liste collegate a una coalizione che abbia superato la soglia prescritta, partecipano alla ripartizione dei seggi se superano il 3% dei voti.
La differenza sostanziale con la Camera è data dal fatto che le soglie e il premio di maggioranza non sono calcolati sui voti nazionali, ma su base regionale:(popolazione )
per questo motivo alcune regioni risultano più importanti di altre perché i seggi assegnati dipendono dalla popolazione regionale, tant'è che i giornalisti hanno cominciato a chiamare la Lombardia Ohio d'Italia per il suo peso simile a quello che ha lo stato americano nelle elezioni del presidente degli Stati Uniti.
A tutela delle minoranze linguistiche riconosciute è previsto che le liste che le rappresentano, coalizzate o non, possano comunque accedere al riparto dei seggi per la Camera dei Deputati ottenendo almeno il 20% dei voti nella circoscrizione in cui concorrono.
Per il Senato della Repubblica è stato previsto che 6 dei 7 seggi spettanti al Trentino-Alto Adige siano assegnati tramite collegi uninominali, mantenendo in quest'unica Regione il meccanismo previsto dal previgente Mattarellum.
Circoscrizione estero
La legge ha introdotto la novità della circoscrizione estero, suddivisa in 4 ripartizioni, che permettono di eleggere
12 seggi alla Camera dei deputati
5 per l'Europa,
4 per l'America Meridionale,
2 per America Settentrionale e Centrale,
1 per il resto del mondo)
6 seggi al Senato della Repubblica
2 in Europa,
2 in America Meridionale,
1 in America Settentrionale e Centrale
1 in Africa, Asia, Oceania e Antartide.
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