mercoledì 27 marzo 2013
Giardini di Lussemburgo
Henri Rousseau Le Douanier (Il doganiere) Jardin du Luxembourg. Monument de Chopin (Il giardino del Lussemburgo. Monumento a Chopin) 1909
I giardini di Lussemburgo, anche conosciuti come Jardin du Luxembourg, sono tra i giardini più famosi della Francia. Sono situati nel Quartiere Latino di Parigi, a confine con la zona di Saint German des Prés.
Immaginate una vasta area verde di 24 ettari, all'interno di uno dei quartieri più alla moda di tutta Parigi, una città che le tendenze le sforna in ogni momento della giornata. Metteteci un laghetto, fontane con allegri giochi d'acqua, un mix di fiori colorati, lunghi viali circondati da eteree statue, un elegante palazzo in stile italiano, gazebo e campetti da tennis, e in colpo solo avete di fronte uno dei parchi più belli d'Europa.
Tanti i visitatori che quotidianamente cercano un po' di relax al Luco (come familiarmente vengono qui chiamati i giardini): studenti, giovani, anziani o intere famiglie, che lo visitano per catturare l'energia del suo paesaggio naturale o della sua storia e architettura. Un'area che offre momenti di assoluta pace nel cuore di una di una città moderna come Parigi.
Venne fondata dall'italiana Maria de' Medici, figlia del granduca di Toscana, Francesco I, che nel 1600 andò in sposa al re di Francia, Enrico IV.
In un appezzamento di terreno che apparteneva al duca di Lussemburgo (da qui il nome), la nostalgica Maria vi fece costruire quel tipo di architettura in voga nella Firenze rinascimentale. Non ebbe molto tempo di godersi la sua nuova dimora, a causa dell'esilio inflittole dal potente cardinale Richelieu.
Nasceva così il magnifico Palazzo del Lussemburgo (Palais du Luxembourg), dalla caratteristica architettura italiana, costruito dall'abile mano dell'architetto Salomon de Brosse.
La regina dalle origini fiorentine viene oggi ricordata in particolare in uno dei luoghi più suggestivi del parco, quello della Fontana di Maria de' Medici, situata a pochi passo dal palazzo. Dopo la sua costruzione l'imponente edificio venne adibito a diverse destinazioni d'uso: prigione durante la Rivoluzione Francese, quartiere generale della Luftwaffe tedesca durante la seconda guerra mondiale, sede del senato francese in tempi più recenti.
Durante la costruzione la regina commissionò la creazione di diverse opere artistiche, oggi sparse in giro per i Musei a Parigi (tra i tanti si cita in particolare il ciclo dei 24 dipinti del Rubens) e che allora servirono per adornare il palazzo da lei voluto.
I giardini vennero aperti al pubblico nel XIX secolo, sotto la proprietà del conte di Provenza (che poi sarebbe diventato Luigi XVIII).
Sin da allora, non molto è cambiato: il grande lago ottagonale serve ancora come punto d'orientamento principale, è circondato da diverse eleganti statue raffiguranti i sovrani francesi o altri personaggi di rilievo nella storia della nazione.
Nelle belle giornate di sole i viali con le aiuole fiorite si decorano ulteriormente con i colori della gente, chi corre a jogging, chi si rilassa nelle note sedie in ferro, chi gioca con i propri figli a barchette nel lago o a bocce negli appositi spazi. Gli studenti amano chiacchierare seduti a terra nei verdi praticelli, i ricchi residenti dei quartieri vicini giocano a tennis nei campetti alla destra del palazzo, mentre altri visitatori si apprestano ad ascoltare uno dei tanti concerti all'aperto nel chiosco della musica, oppure ad assistere ad uno spettacolo di marionette nel Théâtre du Luxembourg.
Nell'antica Orangerie si ammirano inoltre interessanti esposizione artistiche, oggi sede del Musée du Luxembourg.
I Giardini di Lussemburgo sono uno dei luoghi più romantici di Parigi, una delle maggiori attrazioni della città. Un consiglio in più, fermatevi ad ammirare la statua di Saint Geneviève, la santa patrona di Parigi, qui rappresentata con elegante dolcezza dallo scultore Michel Louis Victor nel 1845. Infine, vi capiterà sotto gli occhi di ammirare una piccola statua della libertà, ebbene sappiate che questo è il primo modello originariamente creato.
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