lunedì 18 marzo 2013
Egitto: estetica e mode.
La grande attenzione riservata dagli Egiziani alla cosmesi non aveva solo valore ornamentale, ma anche rituale terapeutico, specie nella prevenzione di infezioni oculari e scottature. Le molte ricette mediche note dai papiri avevano spesso una funzione estetica più che curativa, come nel caso degli unguenti per attenuare le rughe, per combattere le calvizie o per tingere i capelli: mantenersi giovani e piacenti equivaleva forse a godere sempre del pieno delle proprie forze. Inoltre, era fondamentale prestare attenzione all'igiene personale per evitare infezioni e parassiti; esistevano deodoranti per il corpo e per l'alito, profumi per la pelle e per i capelli, mentre per purificare l'aria erano utilizzati incensi, resine e terebinto. L'ocra rossa serviva a colorare le guance e le labbra, l'hennè a tingere i capelli e le unghie, il Khol mescolato con polveri coloranti a sottolineare gli occhi. Generalmente gli uomini vestivano un semplice gonnellino e le donne una veste a bretelle: con il tempo gli abiti si arricchirono di veli e scialli, pieghe e panneggi, cinture e altri accessori preziosi, che costituivano anche un mezzo di distinzione sociale. A denotare le persone agiate erano soprattutto i sandali, in papiro o in cuoio, foggiati secondo le mode più varie. L'uso delle parrucche rivestiva un significato sia igienico sia estetico, e le acconciature di uomini e donne potevano essere a ricci, a trecce, corte o lunghe, decorate anche da diademi e fiori.
Gruppo Statuario di Rahotep e Neferet, dalla tomba di Rahotep a medium, IV Dinastia, calcare dipinto, h 122. Il Cairo Museum
A sinistra: Rahotep è vestito con un semplice gonnellino, ha una sottile collana con un pendente e porta una parrucca corta ederente. In accordo con la moda dell'epoca, porta sottili baffi neri, tipici della ritrattistica della IV Dinastia. A destra, Neferet è vestita con una lunga tunica bianca con larghe bretelle, su cui è appoggiato un mantello liscio della stesso colore. Porta un largo collier con pendenti e indossa una parrucca rigonfia lunga fino alle spalle; la fronte è cinta da un diadema decorato con rosette e motivi floreali. Gli occhi delle due statue non sono dipinti, ma incastonati con quarzo bianco e cristallo di rocca trasparente; l'effetto è di vivezza ed espressività dello sguardo, ancora oggi impressionanti.
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