sabato 26 gennaio 2013
La costruzione del muro del pianto
Chi ha costruito il Muro del Pianto, il muro di cinta risalente all’epoca del secondo Tempio di Gerusalemme?
Ogni guida turistica e ogni studente della storia di Gerusalemme risponderà immediatamente Erode. Tuttavia, gli scavi archeologici effettuati lungo un antico canale di scolo della città dimostrerebbero che il noto re della Giudea non sarebbe stato l’unico responsabile dell’imponente costruzione.
Da tempo gli archeologi israeliani stanno scavando la strada lastricata che collegava il Monte del Tempio con la piscina di Siloe (o Siloam), utilizzata – si pensa – dai pellegrini per salire a piedi verso il Secondo Tempio. Nel frattempo, sotto la strada, è stato ripulito il canale di drenaggio che passava nelle vicinanze.
la strada
Ora, durante uno scavo condotto sotto la strada nei pressi dell’Arco di Robinson, all’angolo sud-occidentale del Monte del Tempio, sarebbe stato scoperto un bagno rituale ebraico (Miqwe) che si trova sotto le fondamenta del cosiddetto Tempio di Erode, ma è successivo a Erode stesso.
Secondo il professore dell’Università di Haifa Ronny Reich, “è emerso che ci sono resti [di altri edifici] scavati nella roccia, tra cui cisterne, bagni rituali e cantine. Appartenevano alle abitazioni di un quartiere residenziale che esisteva prima che il re Erode decidesse di ampliare il complesso del Monte del Tempio.
Lo storico ebreo Flavio Giuseppe (37 – 100 d.C.) scrive che Erode (73 – 4 a.C.) intraprese il progetto di ampliare il complesso nel diciottesimo anno del suo regno (cioè nel 22 a.C.) e lo descrive come “il più grande progetto del quale il mondo abbia mai sentito parlare”.
Quando si decise di ampliare il complesso, la zona venne confiscata e i muri degli edifici esistenti furono demoliti fino alle fondamenta. Le parti scavate nella roccia vennero invece riempite di terra e di pietre in modo da potervi costruire sopra.
Setacciando un bagno rituale rimasto sigillato in questo modo, sono state scoperte tre lucerne di terracotta di un tipo che era comune nel I secolo d.C. e diciassette monete di bronzo che possono essere identificate.
Il dott. Donald Ariel, curatore della collezione numismatica per l’Autorità Israeliana delle Antichità, ha stabilito che le monete più tarde (4 in tutto) furono coniate dal governatore romano della Giudea, Valerio Grato, nell’anno 17/18 d.C. Ciò significa che l’arco di Robinson – e forse una parte più lunga del Muro Occidentale – furono costruiti dopo quest’anno, cioè almeno venti anni dopo la morte di Erode.
Questo scavo dimostra che la costruzione delle mura sul Monte del Tempio fu un enorme progetto che durò decenni e non venne completato durante la vita di Erode.
Troverebbe dunque conferma il racconto di Flavio Giuseppe secondo il quale solo durante il regno di re Agrippa II (pronipote di Erode) venne finito il lavoro, e dopo il suo completamento si ebbero 8-10.000 disoccupati a Gerusalemme.
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