È inevitabile: il visino di un bimbo ci rende teneri.
Se per Darwin è l'istinto di continuazione della specie che ci rende amorevoli con i piccoli, impedendoci di far loro del male, per l'etologo Konrad Lorenz sarebbero alcuni tratti tipici del volto dei bambini (guance arrotondate, testa e occhi grandi) a generare in noi reazioni di tenerezza.
Che cosa accade nel cervello quando coccoliamo un neonato, però, nessuno l'aveva mai spiegato. Sottoponendo a magnetoencefalografia una serie di volontari, Morten Kringelbach e Alan Stein (Università di Oxford, Regno Unito) l'hanno finalmente capito: davanti a un bambino il nostro cervello reagisce con un'accresciuta attività di un'area (la corteccia mediale orbito-frontale) connessa con l'elaborazione degli stimoli che sono fonte di piacere e ci predispone positivamente.
Una importante conseguenza di questa ricerca è la possibilità di fare luce sulla cosiddetta "depressione post-parto", che colpisce il 13% delle neo-mamme.
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