Le ere geologiche
L'era precambriana, o criptozoica, ha una durata, circa 4 miliardi di anni, in quest'era, circa 3,5 miliardi di anni fa, ebbe origine la vita , come testimonierebbero reperti fossili (soprattutto di organismi invertebrati marini) ritrovati in Australia, nel giacimento fossilifero di Ediacara.
L'era primaria, o paleozoica, comprende sei periodi: Cambriano, Ordoviciano, Siluriano, Devoniano, Carbonifero e Permiano.
All'inizio dell'era primaria, durante il Cambriano, le aree continentali erano suddivise in due grandi blocchi chiamati Gondwana (comprendente Sudamerica, Africa, Australia, Antartide e India) e Laurasia (comprendente Asia, Europa e Nordamerica), che si riunirono successivamente nel supercontinente chiamato Pangea, destinato poi a fratturarsi nuovamente.
Grazie alla comparsa dello strato di ozono nell'atmosfera , e alla protezione da esso esercitata nei confronti di radiazioni solari dannose per gli esseri viventi, a partire dal Siluriano la vita vegetale ebbe un grande sviluppo prima nei mari e poi anche sulla terraferma e raggiunse il massimo sviluppo nel Carbonifero , periodo in cui si formarono lussureggianti foreste, con piante d'alto fusto, di cui rimane traccia negli attuali depositi di carbone.
L'era dei pesci (la cui grande espansione si ebbe soprattutto nel Devoniano), per quanto riguarda i vertebrati. I primi rettili, comparsi nel Carbonifero, si diversificarono notevolmente nel Permiano, preannunciando il loro grande sviluppo nell'era successiva.
L'era secondaria è detta anche mesozoica, che significa "era di mezzo"
Nel Triassico il continente Pangea comincia a frammentarsi e si forma il nuovo oceano Atlantico (lo smembramento completo della Pangea culminerà nel Cretaceo).
Nel Mesozoico si assiste alla diffusione dei grandi rettili, i dinosauri, che conquistano tutti gli ambienti: terrestri e aerei.
Compaiono, inoltre, le prime specie di uccelli e di mammiferi. Quanto ai vegetali, nel Triassico le piante erano rappresentate soprattutto da felci arboree, sostituite poi dalle gimnosperme, mentre nel Giurassico compaiono le angiosperme (le piante con fiori), che ebbero grande diffusione nel Cretaceo.
L'era terziaria, o cenozoica, è suddivisa in cinque periodi: Paleocene, Eocene, Oligocene, Miocene e Pliocene.
La distribuzione delle terre emerse e dei mari corrisponde a quella attuale: l'oceano Atlantico si è allargato, l'Africa e l'India si sono spostate verso il margine meridionale dell'Eurasia, provocando il sollevamento della catena alpino-himalayana; il mare Tetide si chiude per il progressivo avvicinarsi dell'Africa all'Europa.
Il Cenozoico è considerato "l'era dei mammiferi"; tra i mammiferi si differenziano i primati, che, inizialmente adattati alla vita arboricola, assumono le sembianze simili a quelle delle scimmie attuali.
L'ultima era geologica, quella attuale, è detta quaternaria, o neozoica, cioè "della vita nuova", poiché flora e fauna sono costituite da piante e animali tuttora viventi. L'era quaternaria viene divisa in due periodi: Pleistocene e Olocene.
Ciò che soprattutto caratterizza quest'era è l'alternarsi di periodi freddi e di periodi caldi, che causarono l'avvicendarsi di grandi glaciazioni (con estensione delle calotte polari a latitudini più basse) e di periodi interglaciali (periodi in cui si riduce l'estensione dei ghiacciai).
Tra gli eventi biologici che hanno caratterizzato l'era quaternaria si deve segnalare soprattutto la "rapida" evoluzione e diffusione sul pianeta del genere Homo.
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