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giovedì 25 ottobre 2012

Gli anacardi

Gli anacardi sono i semi dell'anacardio (Anacardium occidentale ) è un albero da frutta tropicale originario dell'Amazzonia. I Portoghesi lo introdussero in India nel XVI secolo, oggi l'India e l'Africa orientale sono i maggiori produttori di anacardi. L'anacardio ha una forma di fruttificazione caratteristica, in quanto fornisce due tipi di frutti intimamente uniti: uno fresco, la "mela d'anacardio" (chiamata in Brasile "mela di acagiù"), e uno secco, la "mandorla o nocciola d'anacardio" (chiamata in Brasile "noce di acagiù o mandorla di acagiù"), gli anacardi come noi li conosciamo. La mela d'anacardio è un falso frutto, una ipertrofia del penduncolo fiorale che raggiunge le dimensioni di una piccola pera, con superficie liscia, sottile e fragile, di colore dal giallo al rosso vivo, con una polpa fibrosa.
Il vero frutto, gli anacardi come li conosciamo, è costituito dalla "mandorla" o "nocciola d'anacardio", costituito da una noce provvista di un duro pericarpo, contenente un seme oleoso e commestibile, l'anacardo o anacardio.
La mela di anacardio, il falso frutto, si consuma solo nei paesi di origine, nel periodo da novembre a gennaio. Ha un sapore acidulo e rinfrescante. In Brasile, dalla sua polpa si estrae un succo che viene bevuto dopo essere stato leggermente fermentato. La trasformazione degli anacardi è tutt'altro che semplice, il che spiega il prezzo degli anacardi sul mercato europeo. Il seme contiene un olio irritante che deve essere eliminato con il calore prima di essere estratto con molta cura per evitare di contaminarlo: solo il 10% della produzione grezza passa indenne attraverso le varie fasi della trasformazione e confezionamento. Gli anacardi in guscio vengono quindi tostati e poi sgusciati, operazione fatta per lo più a mano. Il frutto viene poi scottato per facilitare la rimozione della leggera pellicola scura che lo ricopre. Gli anacardi irrancidiscono in fretta e quindi è opportuno conservarli sottovuoto e non lasciarli per lungo tempo esposti all'aria. La pianta dell'anacardio ha anche altri usi oltre a quello alimentare: dal guscio si estrae un inchiostro indelebile; il succo ha un potente potere antitermiti; dal frutto si ricavano alcool e aceto e, previa pressione a freddo, un olio pregiato; dalla pianta si ottengono una gomma e un liquido lattiginoso che vengono usati come basi per le vernici. Il succo, di colore nerastro, resinoso e molto caustico, viene utilizzato in medicina.

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