Il lago di Tovel, situato nel cuore della Val di Non ad un’altitudine di 1178 metri, è uno dei tesori naturalistici del Parco Naturale Adamello-Brenta, la più vasta area protetta del Trentino.
Questo incantevole specchio d’acqua, circondato da un fitto bosco di conifere incastonato ai piedi delle maestose cime delle Dolomiti di Brenta, misura una superficie di circa 360 mila metri quadrati e una profondità massima di 39 metri.
Il lago di Tovel, oltre ad essere una riserva idrica importantissima, è principalmente conosciuto con il soprannome di Lago Rosso per l’inspiegabile fenomeno di arrossamento delle sue acque durante il periodo estivo.
Ogni estate, quando la temperatura dell’acqua saliva, il lago si tingeva di un rosso intenso, un evento insolito che per molti anni ha affascinato e incuriosito i turisti di tutto il mondo dando vita alle più svariate ipotesi.
Dopo molte ricerche si è finalmente scoperto che il misterioso fenomeno era dovuto all’azione della Tovellia Sanguinea, una particolare alga che durante le ore più calde del giorno rilascia un olio ricco di carotenoidi.
L’ultima vivace colorazione si è verificata nel 1964, per poi attenuarsi e sparire definitivamente intorno al 1980.
Recenti studi hanno stabilito che il mancato arrossamento del lago è probabilmente dovuto alla scomparsa delle mandrie di bovini che un tempo pascolavano nelle vicinanze del lago. La mancanza del carico organico, ricco di azoto e fosforo, prodotto dagli animali contribuiva alla riproduzione dell’alga.
Oggi la Tovellia Sanguinea non fiorisce più, ma il lago continua a mantenere il suo fascino, caratterizzato da accese tonalità di blu e verde smeraldo, fino ad assumere una colorazione turchese sulla riva sabbiosa, tanto da renderla simile alle spiagge dei tropici e assegnargli il nuovo appellativo di “Caraibi del Trentino”.
Fonte: mybestplace
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