Recentemente, nei pressi di Ganzhou, una città dello Jiangxi, nella Cina meridionale, è stato ritrovato un fossile di dinosauro molto particolare, forse unico nel suo genere.
Si tratta di un fossile di un oviraptor, colto nell’atto di covare sul suo nido, pervenutoci perfettamente conservato, con una covata di ben ventiquattro uova.
L’oviraptor era un animale alto circa 1m e lungo 2m, con forti zampe posteriori e un corpo snello e agile, in realtà molto simile ad un uccello.
Il fossile ritrovato ha permesso di constatare che gli embrioni ritrovati avevano raggiunto livelli di sviluppo diversi tra loro.
Tale fenomeno è tipico degli uccelli, e non si credeva fosse proprio anche di questo dinosauro.
La straordinarietà di questo ritrovamento, come afferma il Dr. Matthew Lamanna, consiste nel fatto che siano stati ritrovati gli embrioni, almeno all’interno di sette uova. Infatti, questo non è il primo nido fossilizzato ritrovato, ma è il primo che presenta la presenza di embrioni.
Gli studiosi sono riusciti a trarre molte informazioni dalla scoperta del fossile.
Anzitutto, pare che nello stomaco del genitore, di cui ancora non si conosce il sesso, siano stati rinvenuti dei gastroliti, ossia dei calcoli allo stomaco, il che dimostrerebbe che l’oviraptor sia stato uno di quei dinosauri che consumava queste pietre per aiutare il processo digestivo, a causa di una limitata capacità di macinazione dei cibi con i denti (il becco dell’oviraptor, in realtà, era del tutto privo di denti).
Inoltre si è scoperto che le uova di questo dinosauro necessitavano di essere covate non solo a scopo difensivo, ma anche per permettere lo sviluppo e la crescita degli embrioni che avveniva solo ad un’alta temperatura, garantita solo dal calore del corpo del genitore.
Fonte : ilbosone.com
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