Dopo otto mesi di chiusura a causa del Covid-19 riapre Machu Picchu,
il suggestivo sito Inca e metà turistica gettonata. Per motivi sanitari però gli ingressi continuano ad essere controllati: solo 700 turisti possono accedere giornalmente.
Sotto una pioggia sottile e luci multicolore brilla Machu Picchu. In occasione della riapertura è stato celebrato, infatti, un rituale Inca per ringraziare gli dei e mostrare che ‘i peruviani sono resilienti’, ha detto la ministra del Commercio estero e del turismo Rocio Barrios.
Dichiarata patrimonio dell’umanità dall’Unesco nel 1983, la città Inca già lo scorso giugno aveva subito un duro colpo per via del coronavirus, all’epoca il governo aveva promosso l’ingresso gratuito per rilanciare l’economia peruviana.
“Questo sarà un ritorno progressivo, vale a dire che avverrà a poco a poco, prima la gente del posto, poi i cittadini e poi i turisti da tutto il mondo”, ha detto la ministra Barrios.
Machu Picchu, è stata costruita intorno al 1400 e che dal 2007 fa parte delle sette meraviglie del mondo. Ogni anno viene visitata da un milione di persone. Situata a 2400 metri di altezza sulla valle dell’Urubamba, rappresenta una fonte per l’economia del paese.
Lo scorso anno sei turisti provenienti da Cile, Brasile, Francia e Argentina, sono stati arrestati e successivamente espulsi per aver danneggiato il Tempio del Sole nel sito archeologico più conosciuto al mondo e aver defecato al suo interno. Nel 2014, poi le autorità avevano denunciato una ‘nuova moda’, quella di fotografarsi nudi nel luogo sacro. All’epoca quattro turisti americani erano stati arrestati per essersi spogliati e aver postato poi le foto sui social.
Luogo suggestivo e di architettura unica, la città Inca è di fatto un’attrazione turistica ed è chiaro che il governo peruviano voglia sponsorizzarla e non c’è nulla di male, la speranza però è quella che questo patrimonio venga preservato.
Fonte: zerounotv.it
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