Nei pressi di Santa Maria di Leuca, vicino al promontorio di punta Melisio, esiste una zona di mare in cui il confine tra Ionio e Adriatico in alcuni giorni è davvero ben visibile.
La diversa salinità dell’acqua porta ad una differenza della colorazione delle acque dei due mari, che rende possibile individuare una vera e propria linea di demarcazione cromatica. Il confine ufficiale tra mar Ionio e mar Adriatico in realtà è rappresentato dal canale di Otranto, ma lo spettacolo dell’incontro delle acque dei due mari con i loro colori ben distinti vicino a Santa Maria di Leuca, secondo chi ha potuto ammirarlo, è davvero imperdibile.
L’Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale di Trieste ha confermato che le differenze della salinità dell’acqua tra i due mari portano alla formazione di diverse colorazioni e correnti e ad uno scambio di acque e di specie marine che influenza tutto il Mediterraneo.
Santa Maria di Leuca è una località situata nel punto più estremo della regione.
Da secoli racchiude lo straordinario segreto dell’incontro tra le acque dello Ionio e dell’Adriatico.
Un fenomeno simile si può ammirare soltanto in pochi altri luoghi del mondo, ad esempio nel golfo dell’Alaska, in Nuova Zelanda e in Grecia.
Quando le condizioni climatiche sono favorevoli, gli abitanti e i turisti possono osservare distintamente il confine tra le acque e fotografarlo.
L’osservazione è più semplice in assenza di foschia.
Questi luoghi sono stati per secoli un punto di partenza per la nascita di numerose leggende dato che le popolazioni del passato credevano che proprio punta Meliso, nelle vicinanze di Santa Maria di Leuca, fosse uno dei confini più estremi della Terra, un vero e proprio Finis Terrae.
Ecco perché ancora oggi questo luogo ci appare ancora come a dir poco magico.
MARTA ALBÈ
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