Red Clouds Golden Peak, questo è il nome della guglia di roccia che si eleva sopra le nuvole del Monte Fanjingshan, la vetta più alta della catena montuosa dello Wuling situata a sud-ovest della regione cinese di Guizhou.
I due templi, uno dedicato a Buddha e l’altro a Maitreya, sono separati da una stretta gola e collegati tra loro da un ponte.
Seduti sulla cima di questa meraviglia naturale, ad oltre cento metri di altezza, sono raggiungibili attraverso una scalinata di circa 8000 gradini. Una fatica ricompensata da una vista mozzafiato.
Costruiti tra il XII e il X secolo, dopo la dominazione della dinastia Tang, sono ritenuti uno dei luoghi buddisti dove raggiungere l’illuminazione spirituale.
I templi, insieme a molti altri siti sacri, furono parzialmente distrutti e saccheggiati durante le varie ribellioni verso la fine del 1500, ma poi prontamente restaurati.
Il Fanjingshan, entrato a far parte del Patrimonio dell'Umanità Unesco nel 2018, è considerato il monte più ricco di biodiversità della Cina, una delle ultime foreste sub-tropicali della terra che conta ben 48 templi arroccati su straordinarie formazioni rocciose che sembrano toccare il cielo.
La riserva naturale di Fanjingshan è circondata da ettari di natura selvaggia e rappresenta l’unico habitat di molte specie animali e vegetali in via di estinzione.
Si tratta di una zona caratterizzata dalla presenza di oltre 4.395 varietà di piante e ben 2.767 esemplari animali, alcuni dei quali unici al mondo.
Un ecosistema perfetto che si estende su una superficie di 567 km quadrati, a un’altitudine che varia tra i 500 e i 2570 metri sul livello del mare.
Fonte: mybestplace
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