Il Kazakistan è uno stato transcontinentale, posto tra Europa ed Asia e rappresenta il nono paese più vasto al mondo.
I suoi paesaggi, posti al crocevia tra due continenti tanto diversi tra loro, offrono spesso viste mozzafiato.
Per quanto non abbia accesso al mare, il Kazakistan è pieno di laghi e fiumi sulle cui sponde la vegetazione cresce rigogliosa.
Ma esiste un lago, in Kazakistan, la cui vista può essere considerata una delle più affascinanti al mondo.
Il lago Kaindy ha una lunghezza di 400 metri ed è profondo 30.
È probabilmente il più suggestivo specchio d'acqua del mondo.
Si trova a 129 chilometri di distanza dalla città di Almaty, la più popolosa del Kazakistan, a quasi 2000 metri sul livello del mare (1667 per l'esattezza).
Quando si arriva nella regione e lo si intravede da lontano, il lago non appare così insolito.
La vista è già molto suggestiva, ma non sembra particolarmente degna di nota.
Tuttavia, ad uno sguardo più attento e più da vicino, si nota subito cosa renda speciale questo luogo.
Nel lago di Kaindy, infatti, gli alberi crescono al contrario: dalla superficie appaiono solo i tronchi, che però non sembrano appartenere ad alberi ancora vivi.
È solo guardando al di sotto della superficie dell'acqua che si scoprono le fronde di quelli che, apparentemente, sembrano tronchi privi di vita.
La vista è meravigliosa, al punto che, secondo le parole dell'Ufficio turistico di Almaty, il lago è uno dei luoghi più fotografati della terra.
Ovviamente, i più innamorati di questa meravigliosa località sono i sub.
Chiunque abbia un brevetto per escursioni subacquee è il benvenuto.
Il periodo migliore per le visite è tra primavera ed estate: tra aprile e settembre, infatti, viene permesso ai turisti di stazionare in tenda sulle rive del lago.
Non è ancora del tutto chiaro come gli alberi abbiano sviluppato questo tipo di adattamento.
Tutto è cominciato nel 1911 quando nella regione ci fu una forte scossa di terremoto (7.7 della scala Richter).
Questa crepò la terra e diede origine ad una diga naturale.
Col tempo, le gelide acque piovane inghiottirono gli abeti rossi caduti a terra durante il terremoto.
Questi continuano a vivere crescendo al contrario e trasformando i propri aghi in stalattiti vegetali davvero suggestive.
Fonte: www.curioctopus.it
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