Quando si sente il nome di Antoni Gaudi, il pensiero corre subito a Barcellona: Casa Battlò, Casa Milà, il Parco Güell. E, soprattutto, quell’incredibile capolavoro che è la Sagrada Familia.
Tuttavia, nel nord della Spagna, c’è un’altra (spettacolare) opera firmata dal famosissimo scultore, pittore e designer spagnolo: è Villa Quijano e si trova in Cantabria, località Comillas.
Soprannominata “El Capricho” (Il Capriccio), fu progettata nel 1883 da Gaudi e costruita sotto la direzione dell’architetto Cristobal Cascante.
Perché questo soprannome? Perché, il termine “capriccio”, in ambito musicale indica una composizione libera. Il committente della villa, tale Máximo Díaz de Quijano, era un grandissimo appassionato di musica: così, ecco spiegato il nome di “El Capricho”.
Originale e splendida da vedere, come ogni altra opera firmata da Antoni Gaudi, Villa Quijano ha colori sgargianti, forme estroverse, e fu studiata in modo che le attività quotidiane potessero seguire gli spostamenti del sole: stanze per le attività mattutine rivolte a sud, stanze per le attività pomeridiane a ponente.
Un po’ come fosse un girasole, ma in formato casa (peraltro, i girasoli fanno largamente parte dei motivi decorativi della villa).
Concepita per ospitare la famiglia, i domestici e persino le carrozze, El Capricho si caratterizza per quella torre cilindrica che somiglia ad un albero e per le colonne dei portici.
L’architettura è vagamente arabeggiante, come in tutte le prime opere di Gaudi: qui la pietra incontra la ceramica, i mattoni si sposano coi coppi e con il ferro.
La facciata è coloratissima, eclettica, dinamica. Ci sono strisce di piastrelle orizzontali, che si contrappongono alla verticalità della torre e delle mensole della cornice.
E poi, come decorazione, elementi rubati alla musica.
Fonte: siviaggia.it
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