Talmente geloso da costruire un muro.
E' questa la «più grande follia d'Irlanda», opera del conte Robert Rochfort: un uomo così violento e ossessionato da recludere in casa la seconda moglie, Mary Molesworth.
La donna è stata sua prigioniera per oltre trent'anni, rinchiusa insieme ai figli in una «prigione dorata» sulla collina di Mullingar, perché accusata di tradimento.
La settecentesca Belvedere House è ancora oggi visitabile, così come il meraviglioso giardino che la donna poteva ammirare solo dalla finestra.
Ma la «vergogna» del conte è ben in vista sul lato sud della proprietà: un muro alto 20 metri, costruito nel 1760 dal conte per impedire al fratello George, proprietario del terreno attiguo, di guardare dentro casa sua.
Il Muro della gelosia oggi è una rovina in stile neogotico: lo si può visitare con il biglietto d'ingresso al Belvedere House Gardens ma è talmente alto che lo si può ammirare anche da fuori, con le sue finestre che ricordano il palazzo di Diocleziano.
La storia non gli fa onore, ma nonostante tutto Belvedere House oggi è una delle mete architettoniche più celebri d’Irlanda.
E porta la firma anche di un architetto italiano, tal Barrodotte, chiamato dal conte in persona per sovrintendere i lavori di costruzione del muro.
Fonte: lastampa.it
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