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lunedì 6 marzo 2017

I giganteschi animali meccanici de l'ile de Nantes


Un elefante di 12 metri di altezza emerge da una nave industriale, sulle sponde della Loira, nella città di Nantes.
 Residenti e visitatori non si allarmano. 
Contemplano il pachiderma, 48 tonnellate di acciaio e legno, che avanza lentamente, che barrisce e spruzza acqua dalla proboscide. Sul suo dorso sono saliti alcuni turisti per partecipare ai 30 minuti di passeggiata che l’animale effettua sull’isola di Nantes, un’isola fluviale nel cuore della città. 
Un viaggio per i mondi magici che popolavano l’immaginazione di Jules Vernes, l’abitante più famoso di questa città bretone. “Arriverà un momento in cui le creazioni della scienza supereranno quelle dell’immaginazione”, disse l’autore del “Giro del mondo in 80 giorni”.
 Fu profetico. 
Queste macchine superano i sogni di ogni anima, infantile o adulta che sia.

 Il Grand Elephant è diventato il simbolo ufficiale della città, al punto tale da diventare il protagonista di cartoline postali e souvenir. 
E’ anche il simbolo della compagnia teatrale di strada “La Machine”, oltre a far parte del progetto artistico ‘Les Machines de l’île’. 
Si sviluppa nel luogo in cui si trovavano gli antichi cantieri navali della città.
 Il punto di partenza del Grand Elephant sono le navi che ospitavano le caldarerie. 
Oggi le oniriche creature di Nantes formano un atipico parco di attrazioni all’aperto. L’Officina è la nave dove nascono tutte le “macchine”, sculture fantastiche che prendono vita grazie ai meccanismi posti nel suo scheletro.
 Dalle sue passerelle, che si affacciano sul lavoro quotidiano degli artigiani, i visitatori possono assistere al processo di creazione di una gazza ladra gigante, una manta, un drago cinese o un enorme ragno. 
Ma in questa officina-laboratorio i dettagli si intuiscono appena. 
Gli artigiani si preoccupano di svelare solo alla fine il risultato delle loro opere.












Di fronte all’Officina si trova la Galleria, che ospita un bestiario di macchine (tutte possono essere azionate e provate).
 E’ questo lo scenario dove scoprire il grande progetto della compagnia, ancora in fase di studio. 
Si tratta dell'”Arbre aux Hérons” (Albero degli Aironi), un albero di acciaio di 50 metri di diametro e 35 di altezza che verrà costruito – nel caso in cui il progetto avesse il via libera – nel centro della città. Sarà coronato da due aironi meccanici e popolato da creature che ospiteranno il visitatore tra le sue varie terrazze e passerelle. 
Oggi è possibile salire sull’unico ramo costruito, posto all’ingresso della galleria.


Gli esseri fantastici prendono vita grazie ai meccanismi robotici e all’azione degli scenografi François Delarozière e Pierre Orefice. Sono i genitori delle creature e del progetto artistico che collega i mondi inventati da Jules Verne, l’immaginario meccanico di Leonardo Da Vinci e la storia industriale della città di Nantes. L’obiettivo delle loro architetture viventi è “sognare le città future e trasformare lo sguardo che rivolgiamo verso il nostro spazio urbano”. 
Può sembrare una chimera ma, come diceva Verne: “Le grandi scoperte vengono fatte dando retta ai pazzi”. 

 Fonte: passenger6a.it

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