Gradara viene da sempre considerata come la città dell’amore, perché la pittoresca cittadina marchigiana, ha fatto da scenario alla storia di Paolo e Francesca descritta nei versi danteschi.
Chi non ricorda le parole di Dante che descrivono la tragedia dei due giovani amanti?
"Amor, ch'al cor gentil ratto s'apprende,
prese costui della bella persona che mi fu tolta;
e 'l modo ancor m'offende
Amor, ch'a nullo amato amar perdona,
mi prese del costui piacer si forte,
che, come vedi, ancor non m'abbandona.
Amor condusse noi ad una morte:
Caina attende chi a vita ci spense"
"Noi leggiavamo un giorno per diletto
di Lancialotto come amor lo strinse:
soli eravamo e senza alcun sospetto.
Per più fiate li occhi ci sospinse
quella lettura, e scolorocci il viso;
ma solo un punto fu quel che ci vinse
Quando leggemmo il disiato riso
esser baciato da cotanto amante,
questi, che mai da me non fia diviso
la bocca mi baciò tutto tremante
Galeotto fu il libro e chi lo scrisse
quel giorno più non vi leggemmo avante"
Dante Alighieri Inferno Canto V 73-143
Secondo la leggenda lo scenario del loro amore era proprio quello del Castello di Gradara. Secondo quanto si legge sul sito ufficiale di Gradara, Francesca da Polenta, figlia di Guido Minore, signore di Ravenna, sposò nel 1275 il figlio di Malatesta da Verucchio, signore di Gradara, Giovanni detto “Lo zoppo” o Giangiotto.
Francesca, dunque, molto probabilmente risiedeva a Gradara, sia per la vicinanza con Pesaro, una mezz’ora di cavallo, sia perché era una delle fortezze malatestiane più belle e sicure.
La donna spesso sola per le prolungate assenze del marito, si innamora di Paolo, fratello di Giangiotto.
I due amanti sorpresi dal marito vennero trafitti con la spada. Dante li colloca nel girone dei lussuriosi condannandoli alla dannazione eterna, ma elevandoli a simboli dell’amore puro ed incondizionato.
Un amore nato proprio nella rocca Gradara e nel suo borgo fortificato che rappresentano una delle strutture medievali meglio conservate in Italia.
Il Castello sovrasta l’intera vallata regalando alla vista un paesaggio mozzafiato.
C’è poi una tradizione dedicata proprio agli innamorati.
Quando le luci si spengono è possibile accendere la candela dell’amore direttamente dal grande braciere che si trova nel centro storico di Gradara.
Dominella Trunfio
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