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mercoledì 8 febbraio 2017

Il notturlabio


Il notturnale (o notturlabio) è un antico strumento astronomico usato sin dal XV secolo per la misura del tempo, ed essendo di costruzione molto semplice e pratico è usato ancora oggi soprattutto per fini didattici.
 Si tratta di uno strumento che consente di ricavare, con discreta approssimazione, l’ora civile basandosi sull’osservazione in cielo di un gruppo di stelle di riferimento.
 Dato che il suo scopo è quello di fornire un metodo per la lettura dell’ora durante tutto l’anno, le stelle di riferimento devono essere per forza circumpolari, e quindi anch’esse sempre visibili; nel nostro caso si tratta di due stelle dell’’Orsa Maggiore, la quale come sappiamo alle nostre latitudine (circa 45°) è sempre circumpolare. 
 L’uso del notturlabio era quindi prettamente notturno (di giorno si potevano usare altri strumenti quali meridiane od astrolabi), e costituiva uno strumento di uso quotidiano che faceva parte del bagaglio di conoscenze di ogni marinaio. 
 Così come gli astrolabi, anche i notturnali potevano essere realizzati in varie forme, incisioni e con materiali differenti, a seconda dell’abilità del costruttore tanto da essere delle vere e proprie opere d’arte come quello conservato presso il Museo della scienza di Firenze qui sotto riportato.
 

Il principio alla base del notturlabio è legato ai moti fondamentali della Terra, ovvero alla rotazione apparente della sfera celeste ogni 24 ore. Sappiamo che le stelle percorrono un cerchio completo attorno alla Stella Polare ogni 24 ore circa; fra tutte queste, consideriamone la Stella Polare e due stelle dell’Orsa Maggiore: Dubhe e Merak (chiamate anche i Puntatori) e tracciamo un’ipotetica linea che passa per queste tre stelle.
 Esse rappresentano la lancetta delle ore del nostro orologio cosmico.

 Per saperne di più :

 https://articolidiastronomia.com/tag/notturlabio/

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