Torna in Italia una parte del tesoro recuperato nel 2014 dai carabinieri dei beni culturali nei caveau del Porto Franco di Ginevra, che apparteneva al mercante e trafficante inglese Robin Symes: 45 casse colme di gioielli archeologici sorprendenti che spaziano da sarcofaghi etruschi a dipinti, da statue, crateri, oinochoe, fregi, busti in marmo a lastre ricche di figure e un sarcofago romano, per un valore totale che ammonta a 9 milioni di euro.
Opere d’arte “assolutamente eccezionali e uniche” a detta della soprintendente all’Etruria Alfonsina Russo, che sottolinea l’importanza del ritrovamento, che di certo costituirà una nuova chiave interpretativa di lettura nell’arte etrusca .
Con molta probabilità, secondo la studiosa, sono il frutto della grande spoliazione, avvenuta negli anni ’80 , di un tempio etrusco di Cerveteri, forse della zona della Vigna Marini-Vitalini.
“Delle pitture di templi etruschi avevamo solo frammenti conservati nel museo etrusco di Villa Giulia – sottolinea Russo – poi ci sono le lastre dipinte conservate al British Museum e al Louvre, rispettivamente ‘Boccanera’ e ‘Campana’, ma quelle provengono da tombe non da un tempio”.
Tale recupero “consentirà di fare nuova luce sulle botteghe che fiorirono in quell’epoca in Etruria con artigiani provenienti dalla Grecia”.
Da : meteoweb.eu
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