lunedì 29 febbraio 2016
I finestrini degli aerei non sono sempre stati ovali. Ecco perché lo sono diventati
Se pensate che i finestrini degli aerei siano sempre stati rotondi vi sbagliate. Sembra una banalità, eppure alla base della sua forma atuale ci sono motivazioni molte serie.
All’inizio degli anni ‘50, grazie allo sviluppo dei motori a reazione e dei sistemi di pressurizzazione della cabina, gli aerei iniziarono a volare a quote sempre più alte, che superavano i 10.000 metri.
I vantaggi erano diversi, e tra questi, soprattutto, il fatto che i velivoli avevano bisogno di meno carburante a causa della ridotta pressione dell’aria e c’erano meno turbolenze a bordo.
In quell’epoca storica l’ingegneria aerospaziale si stava sviluppando in maniera esponenziale rispetto al passo e i nuovi apparecchi andavano sempre più veloci (fino a 740 km/h), riuscendo a trasportare un numero sempre maggiore di passeggeri. Era l’era dei jet anche nel settore del trasporto di linea, ma, in particolare nel 1953, si verificò una serie tragica di eventi che coinvolsero due aerei: la fusoliera scoppiò durante il volo, uccidendo 56 persone.
E la colpa fu proprio dei finestrini.
A quei tempi, infatti, avevano una forma rettangolare, con gli angoli a 90°. E proprio questi angoli non riuscivano a sopportare le sollecitazioni, che erano superiori fino a tre volte quello delle altri parti della struttura.
Il finestrino rischiava così rotture e crepe.
Fu così che gli angoli vennero smussati e fu introdotto il finestrino con la forma ovale, l’odierno oblò.
Fonte: meteoweb.eu
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