Boston nasconde a 12 metri di profondità sotto la terra un luogo bellissimo e forse unico al mondo: una sala concerti abbandonata da 650 posti costruita a metà dell’800.
Il teatro è rimasto chiuso durante gli ultimi 73 anni e ha una storia interessante e curiosa.
L’edificio è la parte inferiore del negozio di pianoforti M.S Steinert & Sons su Boylston Street.
La Steinert Hall era una volta uno spazio celebre della capitale del Massachusetts, luogo di ritrovo delle persone colte e altolocate di Boston.
Il teatro “acusticamente perfetto” fu costruito da Alexander Steinert, figlio di Morris Steinert, un immigrato tedesco che arrivò a Boston a metà del 1800 con il sogno di aprire un negozio di pianoforti in America.
Alexander progettò e fece realizzare questa sala concerti da 650 posti con lo scopo di realizzare un ambiente acustico unico, abbastanza profondo da isolarlo completamente dal rumore del traffico della città che gli stava sopra.
I musicisti e gli artisti che calcarono le assi del suo palcoscenico godevano allora di fama mondiale, ma la Steinert Hall non ha ospitato eventi dal 1942, l’anno in cui una terribile tragedia scosse l’America.
In quell’anno 492 persone perirono durante un incendio alla discoteca di Cocoanut Grove, proprio a Boston.
A seguito dell’incidente le autorità decisero che le norme di sicurezza all’interno dei locali pubblici sarebbero cambiate radicalmente, e in particolar modo gli spazi sotterranei avrebbero dovuto garantire vie di fuga adeguate per consentire agli spettatori di non fare la fine delle vittime del terribile incidente del Cocoanut Grove.
Ristrutturare il teatro per renderlo a norma sarebbe stata una spesa semplicemente inaffrontabile per Steinhert, e quindi la sala concerti finì dimenticata fra il frastuono delle notizie della Seconda Guerra Mondiale.
Il negozio soprastante continuò la propria attività e divenne sempre più un punto di riferimento per i musicisti della città, ma tutti si dimenticarono di quell’Auditoirium sotterraneo, un tempo la casa degli amanti della musica e della cultura cittadina.
Nel 2011 Greig Lamont pubblicò un articolo sul suo blog, A Project in Ruins, che ricordarò al mondo l’esistenza di questo spazio unico e magnifico pochi metri sotto le strade di Boston.
Il custode dell’edificio accordò il permesso a Greig di andare sotto e fotografare gli spazi, che egli descrive:
“La sala ha alcune sedie e panche originali, ed è stata utilizzata come magazzino e ripostiglio. Pianoforti rotti, grandi casse di legno da trasporto, vecchi gabinetti, cassette, armadi, e altri oggetti giacciono sparsi sul suo splendido pavimento“.
Le sedute originali furono donate al Boston College High School e, dal momento della sua chiusura, il teatro è stato vittima dei danni causati dall’acqua.
Nel 1960 la costruzione di garage causò gravi perdite a causa della rottura di un tubo dell’acqua, e da allora le infiltrazioni sono costanti e continue.
Durante la guerra il teatro fu anche indicato come un possibile rifugio antiaereo, ma fortunatamente non venne mai utilizzato.
Alcuni musicisti hanno chiesto sovente di visitare lo spazio, e fra loro spicca il nome di Elton John che, durante un tour negli anni ’90, visitò lo Steinert.
Il Boston Globe nel 2013 pubblicò un pezzo riguardante questo tesoro nascosto nei sotterranei della città ma, a scanso di equivoci, Paul Murphy, il presidente della M. Steinert & Sons, ha scoraggiato qualunque tipo di visita a causa degli elevati rischi per la sicurezza. Murphy stesso ha ricevuto diverse richieste per rendere nuovamente il teatro agibile ma, a causa dei costi elevatissimi della rimessa in sicurezza degli spazi stimati in circa 6 milioni di dollari, nessuno ha poi concretizzato l’acquisto.
Fonte: vanillamagazine.it
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