La Pompei prima dei romani, prima cioè che nell’80 avanti Cristo, quando a Roma c’era la Repubblica, la città divenisse colonia romana dopo la conquista di Silla nell’89 avanti Cristo.
L’ultima, eccezionale scoperta di Pompei è targata Francia.
Lo scheletro di una donna morta alla metà del IV secolo avanti Cristo, quindi prima dell’incursione romana del 310 a.C. nella città abitata dai Sanniti, getta nuova luce sulla storia della città.
La tomba a cassa è stata scoperta nell’area di Porta Ercolano, nella zona della necropoli esterna alla cinta muraria, in direzione della Villa dei Misteri.
Gli archeologi del Centre Jean Bérard e dell’École Française de Rome, in collaborazione con la soprintendenza di Pompei, stanno conducendo da 10 anni un programma di ricerca sulla trasformazione dello spazio urbano nell’area, utilizzando fondi del ministero degli Esteri francese e di alcuni mecenati d’oltralpe.
La sepoltura è nelle immediate vicinanze di una bottega di vasai attiva in epoca romana, ma ovviamente fa riferimento alla precedente fase sannitica.
Dentro la tomba delimitata da lastre in pietra, certamente danneggiata già in antico, oltre allo scheletro di una donna dell’apparente età di 40-50 anni (ma gli studiosi non si sbilanciano), una decina di vasi che costituiva il corredo funerario: si tratta di ceramica a figure rosse, tra cui lekythos e piatti, e di un’anfora non decorata con coperchio.
«Pompei continua a essere fonte inesauribile di scoperte scientifiche», commenta su Repubblica dice il soprintendente Massimo Osanna.
«È una città ancora viva, non solo da salvaguardare, ma da indagare e studiare. Il ritrovamento di questa tomba ci consente di indagare un periodo poco noto della storia della città proprio a causa degli scarsi rinvenimenti».
Fonte: ilnavigatorecurioso.it
Nessun commento:
Posta un commento