La Rocchetta Mattei è una rocca situata sull’Appenino Bolognese nel comune di Grizzana Morandi in provincia di Bologna.
Ricca di stili diversi, dal medievale al moresco, fu eretta nella seconda metà dell’Ottocento su commissione del Conte Cesare Mattei, letterato e medico fondatore della medicina elettromeopatica.
Mattei fece della preziosa Rocchetta la sua dimora, dove egli conduceva una vera e propria vita da castellano medievale arrivando anche alla formazione di una piccola corte privata.
Inizialmente, il castello era pensato per divenire la sede della nuova medicina che il Conte praticava con grande successo ospitando anche illustri personaggi che arrivavano da tutto il mondo per farsi curare e conoscere la sua particolare scienza.
La fama della Rocchetta crebbe con quella del Conte e della sua medicina, nella quale si mescolavano il potere delle erbe con quello dell’elettricità vegetale.
Fra i numerosi ospiti celebri che fecero tappa alla Rocchetta pare ci fossero anche Ludovico III di Baviera e lo zar Alessandro II.
Durante la Seconda Guerra Mondiale le truppe tedesche occuparono la residenza del medico, danneggiandone gli interni a tal punto che l’ultima erede, Iris Boriani, offrì la Rocchetta gratuitamente al Comune di Bologna, che però non accettò la donazione.
Nel 1959 la Rocchetta viene infine acquistata da Primo Stefanelli che adibì quello che era il padiglione da caccia ad un accogliente albergo con ristorante.
L’obiettivo principale era quello di riparare i danni per riportare il castello nelle originarie condizioni di splendore e farne una meta turistica di grandissimo interesse.
Con la morte di Stefanelli la Rocchetta viene definitivamente chiusa al pubblico.
Nel 2006 la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna ha ufficialmente annunciato l’acquisizione della Rocchetta Mattei.
L’insieme di edifici che forma il castello è collocato su un complesso medievale, dominio della Contessa Matilde di Canossa. L’ingresso principale si apre sulla strada statale Porrettana e un’iscrizione in alto ricorda l’origine dell’edificio:
“ Il Conte Cesare Mattei – sopra le rovine di antica rocca – edificò questo castello dove visse XXV anni – benefico ai poveri – assiduamente studioso – delle virtù mediche dell’erbe – per la qual scienza ebbe nome in Europa – ed era cercato dagli infermi il suo soccorso – il III Aprile MCMVI “
Tramite una larga e comoda scala si arriva al corpo abitato.
Dallo stesso lato una porta conduce a una scaletta e poi al magnifico loggiato noto come Loggia Carolina in stile orientale, dove si trovano la camera bianca e la camera turca.
La scala della Torre conduce, attraverso un ponte levatoio, a una stanzetta dalle finestre piccole e dal soffitto a stallatiti, che fu la camera da letto del Conte Cesare Mattei, in cui sono ancora conservati i mobili originali e le pipe di proprietà del conte.
Quasi di fronte si trova la scala delle visioni dove una fantasia allegorica nella volta rappresenta la nuova scienza omeopatica che vince la vecchia medicina.
La scala conduce alla sala inglese sull’alto della torre principale.
Si arriva così al cortile dei Leoni, la parte meglio riuscita dell’intero edificio, riproduzione del cortile dell’Alhambra di Granada.
Attraversato il cortile si giunge al salone della pace, così chiamato in omaggio alla fine vittoriosa della Grande Guerra, e successivamente nella sala della musica.
Grazie a le sue particolarissime atmosfere la Rocchetta Mattei è stata, inoltre, lo sfondo di un romanzo giallo dello scrittore bolognese Loriano Macchiavelli, “Delitti di gente qualunque” e set cinematografico dei film “Balsamus” di Pupi Avati e “Enrico IV” di Marco Bellocchio.
Fonte: travelemiliaromagna.it
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