L'Everest è coperto di rifiuti e escrementi umani.
Si tratta di ciò che resta dopo le arrampicate.
Sta diventando un serio problema ambientale, dato che provoca inquinamento e minaccia la diffusione di malattie.
A renderlo noto è l'associazione per la protezione delle montagne nel Nepal.
La quantità di feci e di urine che interessano l'Everest dopo che centinaia di guide e scalatori spendono alcune settimane sulle pendici è davvero improponibile e problematica.
Il Governo del Nepal ha la necessità di chiedere a scalatori e escursionisti di provvedere a mantenere l'ambiente pulito.
Centinaia di scalatori si avventurano sull'Everest ogni anno nel periodo migliore, tra marzo e maggio, spostandosi tra i campi allestiti tra 5000 e oltre 8000 metri di altezza.
I campi di sosta hanno tende e alcune attrezzature essenziali, ma non hanno toilet.
Ecco allora che gli escursionisti si trovano ad arrangiarsi scavando buche nella neve.
Il campo base è attrezzato con contenitori per i rifiuti che poi vengono trasportati altrove e correttamente smaltiti ma non sarebbe così man mano che ci si avvicina alla cima dell'Everest.
Dawa Steven Sherpa, che ha guidato spedizioni di pulizia sull'Everest nel 2008, ha suggerito che alcuni alpinisti potrebbero portare con sé in viaggio dei sacchetti igienici da utilizzare nei campi superiori.
La questione deve essere affrontata, dato che viene descritta come un pericolo per la salute e per l'ambiente.
Il Governo lo scorso anno ha già richiesto agli scalatori di ridurre i propri rifiuti presso il campo base di 8 kg.
Ma come risolvere il problema negli altri campi?
Per il momento pare che le squadre di Climbing dovranno lasciare un deposito di 4000 dollari prima di partire, che perderanno se non si comporteranno in conformità con le norme per i rifiuti.
Sarà possibile mantenere l'Everest più pulito?
Marta Albè
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