La più grande delle cisterne costruite in epoca romana nel sottosuolo della vecchia Costantinopoli, ma nonostante le sue imponenti dimensioni - una superficie di 9.800 m², dimensioni di 140 m x 70 m e la capacità di immagazzinare 100.000 tonnellate d’acqua e 336 colonne - cadde nell'oblio per secoli.
Dimenticata durante l'impero ottomano, fu riscoperta solo nella metà del 1500, quando fu individuata da P. Gyllius, un viaggiatore Olandese giunto in cittá alla ricerca di resti bizantini.
Decisamente singolare, e casuale, il modo che portò alla sua riscoperta. Gyllius, durante una ricognizione nella zona di Santa Sophia, scoprì che gli abitanti si approvigionavano di acqua calando dei secchi in alcuni fori sul pavimento di alcune abitazioni... e insieme all'acqua a volte tiravano su anche dei pesci. Incuriosito volle approfondire, si calò nel sottosuolo ed esplorò con una fiaccola e una barchetta quella che si rivelò essere una straordinaria cisterna.
Nel corso delle sue esplorazioni Gyllius prese le misurazioni dell'ambiente e delle colonne e pubblicò la sua scoperta in un libro.
La descrizione che fece della cisterna fu tale da affascinare i viaggiatori dell'epoca e dei secoli seguenti. Per loro un viaggio a Istanbul non era completo senza una visita alla cisterna.
L'edificio fu restaurato più volte, l'ultimo e più importante restauro avvenne tra il 1985 e il 1987.
In quell'occasione fu oggetto di una pulizia accurata, furono eliminate circa 50 mila tonnellate di fango, quindi, per consentirne l'apertura al pubblico, fu realizzata una passerella in legno.
Il fascino della cisterna è rimasto immutato e reso ancora più suggestivo dalla musica che accompagna i visitatori.
Tra gli elementi che colpiscono di più ci sono due basi di colonne raffiguranti la testa di Medusa, provenienti non si sa da dove, ma sicuramente di fattura notevole.
Medusa, si sa, aveva uno sguardo che pietrificava le persone. Una potenza che veniva considerata in grado di proteggere le costruzioni e per questo motivo l'immagine della Gorgone venivano utilizzato spesso, sotto forma di pitture o sculture, come elemento decorativo.
L'immagine di Medusa, forse anche per la particolarità che è rovesciata, continua ad ammaliare i visitatori che, come in passato, giungono ad Istanbul per vederla.
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