Vedere la veranda di Marinella dove il commissario trascorre la maggior parte del suo tempo, tra riflessioni, pranzi a base di sarde alla beccafico preparati dalle mani sante di Adelina e cene a lume di candela con Ingrid, la sua fidanzata storica.
Immergersi nei luoghi che dal 1999, da quando la fiction ha preso il via, sono diventati meta di milioni di turisti spinti da una sola domanda: ma quei posti esisteranno davvero?
Si parte da Ibla il quartiere più antico di Ragusa che nella finzione scenica è Vigata.
L’intrico barocco del Settecento di viuzze e scalinate e delle 42 chiesette che si affacciano nelle piazzette le hanno fatto meritare il titolo di patrimonio mondiale dell’Unesco.
La sua piazza principale, un rettangolo allungato che termina nella scalinata della cattedrale di San Giorgio compare in molti episodi della serie.
È da qui che Montalbano passa per andare a fare prima colazione con gli altri colleghi a Piazza Duomo e per mangiare a pranzo la frittura di pesce nel ristorante La Rusticana su corso 25 Aprile.
È a p.zza Pola che il commissariato si trasferisce -solo per qualche episodio- in uno splendido edificio barocco.
A seconda delle puntate il set del commissariato infatti si sposta da Ibla a Scicli, altro capolavoro del barocco sotto la protezione dell’Unesco, ricostruita dopo il terremoto del 1693.
Una perla incastonata tra tre cave di pietra, con chiese, antichi palazzi nobiliari e aride campagne.
Palazzo Iacono , il municipio della città in via Francesco Mormino Penna , cuore pulsante della città, è il commissariato di Montalbano e la stanza del sindaco è quella del questore di Montelusa nella fiction.
Da p.zza Italia, un altro snodo importante della città, si arriva alla Chiesa di San Bartolomeo, edificio di pietra chiara, una sorta di conchiglia incastonata nell’antica cava.
Sempre a Scicli, nella contrada Pisciotto a Sampieri, una frazione rivierasca del centro, c’è la Mannara in riva al mare, luogo di prostituzione gestito da Gegé compagno di scuola di Montalbano , che nella realtà corrisponde alla famosa Fornace Penna, vero monumento di archeologia industriale.
E per ristorare ventre e corpo fate ritorno a Ibla, dove potrete calarvi nella fiction completamente, mangiando a “La Rusticana” su corso 25 Aprile, il ristorante “San Calogero” della fiction, dove –specialità della casa- vi aspetta il sciàuro del pesce frisco che si mescola a quello delle interiora d’agnello bollite e cosparse di caciocavallo.
Per la notte come resistere all’invitante residenza del commissario? Andate a Marinella ovvero Punta Secca a Santa Croce di Camerina dove anziché incontrare Montalbano incontrerete i gestori di questo meraviglioso bed & breakfast La casa di Salvo, che affaccia direttamente sulla spiaggia. E potrete imitare il commissario immergendovi in quelle acque trasparenti al mattino, prima di riprendere il viaggio.
Sulla strada tra Ragusa e Santa Croce di Camerina, sul Monte Crasto, s’incontra la Grotta delle Trabacche , una catacomba del IV sec. d.C. con sepolture a baldacchino, di epoca romana o tardo romana, il cui nome- secondo la leggenda- deriva forse dal fatto che tre vacche vi entrarono e non vi uscirono più, dove le indagini spingono qualche volta il commissario. E poco distante, a 15 Km da Ragusa, si arriva al Castello di Donnafugata, la dimora di don Balduccio Sinagra, il boss mafioso della fiction.
Un tempo residenza più ricca dell’intera provincia, si tratta di un castello ottocentesco solo da poco aperto al pubblico.
Ma il Montalbano televisivo non è solo ragusano. Per trovare altri posti incantevoli che si trovano nella fiction ci spostiamo nel nord-ovest dell’isola, nella zona trapanese di San Vito lo Capo.
È qui infatti che vi lascerete mozzare il fiato dalla Riserva dello Zingaro, area raggiungibile solo via mare o a piedi via terra seguendo due percorsi prestabiliti.
Montalbano fa poi anche un giro nelle Isole Egadi, soggiorno ideale per concludere il viaggio e godersi le ultime ore prima della partenza nel mar Mediterraneo a Favignana e a Levanzo di fronte a Trapani.
È a Levanzo che potrete pernottare nel tipico Albergo Paradiso in bianco e in blu, come tutte le abitazioni dell’isola e dove potrete mangiare dell’ottimo pescato del giorno nel ristornate interno. Due paesi- porti dall’incontaminata bellezza naturalistica, dove anche voli Ryan Air o Air One arrivano.
Una cornice ottima da cui salutare questa fantastica isola e il commissario che ve l’ha fatta scoprire.
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