La Corte speciale di New Delhi ha rinviato ancora una volta l'udienza dopo aver preso atto della sospensione del procedimento penale decisa dalla Corte Suprema
Il caso dei nostri due marò in India sembra ormai una storia senza fine. Dopo la sospensione del procedimento penale decisa dalla Corte Suprema di New Delhi, il Tribunale speciale indiano oggi ha rinviato nuovamente l’udienza del processo a carico dei due fucilieri di marina.
Dopo una breve udienza durata circa dieci minuti, i giudici hanno fissato una nuova data rinviando il tutto al prossimo 31 luglio.
Dopo che gli avvocati dei due marò hanno consegnato la documentazione relativa al ricorso presentato in Corte Suprema con la relativa sentenza, i giudici hanno preso atto della sospensione del procedimento penale chiedendo però ulteriori chiarimenti sui tempi fissati dal massimo tribunale indiano.
La Suprema Corte infatti aveva chiesto al governo indiano e alla polizia investigativa antiterrorismo Nia di presentare la loro posizione sul ricorso dei fucilieri di marina e di comparire davanti ai giudici entro le prossime quattro settimane, senza però fissare una data precisa.
La campagna elettorale in India -
Il destino dei due marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone a questo punto si intreccia sempre di più con la maratona elettorale in India che si svolgerà a partire dal prossimo 7 aprile e proseguirà fino alla metà di maggio quando ci sarà lo spoglio dei voti.
Sembra molto improbabile quindi che per quella data il governo indiano prenda una decisione certa sul caso, soprattutto dopo gli attacchi dell’opposizione.
Il partito nazionalista, dato per favorito dai sondaggi, infatti ha accusato il governo di New Delhi di lassismo e favoritismo verso i due militari italiani.
Tratto da http://www.fanpage.it
Se alle prossime elezioni salirà Modi, un nazionalista indù che guida il Bharatiya Janata Party. essendo egli è un decisionista, potrebbe essere un interlocutore ostico.
Secondo quanto ha detto sui nostri due fucilieri, "egli li avrebbe messi in carcere."
Trovo francamente sconcertante che la sorte dei nostri militari, impegnati in una missione internazionale anti-pirateria, debba essere oggetto delle faide interne e di beghe elettorali.
Ma stiamo scherzando?
L'Italia ha richiesto all'ONU d'intervenire, domanda rigettata, è stato sottolineato che la questione rimane una vicenda limitata al confronto tra i due Paesi. “È solo una questione bilaterale” ha spiegato infatti Martin Nesirsky, portavoce del segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon.
Ennesima vergogna dell'Italia e dell'ONU:
E intanto l'Europa che fa??????
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