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martedì 25 febbraio 2014

Ciottoli e pace a Coccorrocci in Sardegna


La colonna sonora è un rotolio continuo e incessante, senza pace. Quello dei ciottoli, tondi e di medie dimensioni, trasportati e trascinati dalle onde nella costa orientale della Sardegna, in Ogliastra, comune di Gairo.
 Lo stesso nome Coccorrocci significa grossi sassi e richiama il loro suono cupo. 
La distesa di ciottoli grigi, verdi e rosa è lunga ben quattro chilometri. 
A un’estremità si trovano piccole insenature con rocce di porfido rosso, mentre verso sud incombe il massiccio Monte Ferru ricoperto dalla macchia mediterranea, ginepri pettinati dal vento che arrivano fin quasi alla spiaggia. 
Sarà per i ciottoli, sarà per la strada che curva di continuo ma qui la ressa del turismo di massa e modaiolo non si trova praticamente mai, nemmeno a Ferragosto. 
È piuttosto la meta ideale per campeggiatori, amanti del trekking e del silenzio. Oltre al mare verde intenso, si consiglia un giro in kayak o in canoa .


Dall’acqua salata si può passare all’acqua dolce che scende dalle rocce della montagna anche d’estate.
 A pochi chilometri da Coccorocci, circa tre, si arriva alle piscine naturali. Un’escursione da fare anche a piedi muniti di scarpe chiuse e comode e di qualche bottiglia d’acqua, oppure in bici o a cavallo. Importante calcolare i tempi: non partire col sole a picco, né troppo tardi il pomeriggio per evitare il buio. 
La fatica verrà ripagata all’arrivo: da un bagno fresco o dalla semplice vista di piccoli bacini di forma rotonda scavate nella roccia dall’acqua della sorgente .
Il tutto tra l’ombra e il fresco del bosco di lecci in un’area classificata come Sito di interesse comunitario.

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