mercoledì 19 febbraio 2014
Alla scoperta della grotta di ghiaccio
Il clima insolitamente freddo sta rendendo più spesso il ghiaccio in alcune zone del Lake Superior e tali condizioni stanno fornendo l'opportunità di esplorare una delle più belle gemme invernali nascoste.
Stiamo parlando delle grotte marine delle Apostle Islands, raggiungibili a piedi per la prima volta dal 2009.
Le immagini che ritraggono questi magnifici posti al limite tra realtà e mondo fatato sono rintracciabili in Internet in questi ultimi giorni, tanto il fenomeno rivela qualcosa di magico.
Un luogo raggiungibile esclusivamente intraprendendo un'escursione di 3,2 chilometri.
Un'impresa non da tutti, considerando la pericolosità che essa comporta per via dello spessore variabile del ghiaccio.
Tuttavia, gli aggiornamenti a riguardo sono sempre puntuali e garantiscono la sicurezza di quanti vogliono assistere allo spettacolo. Il servizio del parco, infatti, dopo aver decretato il basso rischio del tragitto, apre ai turisti la possibilità di intraprendere l'escursione.
E di spettacolo si tratta.
"Siamo in acque inesplorate, non abbiamo mai visto alcun tipo di fenomeno come questo", ha dichiarato Neil Howk, l'assistente capo presso l'Apostle Islands National Lakeshore di Bayfield, nel Wisconsin. E tutto si deve al cambiamento climatico di cui tanto si parla.
Questo, infatti, ha comportato lo sciogliersi di alcune parti di ghiaccio della grotta, in epoche recenti. E ciò ha contribuito all'emergere di una grotta completamente ricoperta di stalattiti ghiacciate e candide.
Quindi, se da una parte il freddo particolarmente intenso di questi giorni ha offerto la possibilità di raggiungere questo luogo, si deve proprio al riscaldamento globale che ha fatto emergere di caverne simili a questa.
"Se si considera dove si trovano le grotte, queste sono realmente esposte a nord-ovest", ha spiegato Howk. "Quindi, se ci sono forti venti provenienti da nord-ovest, è possibile si sviluppino delle onde sotto quel ghiaccio che rimangono intrappolate", solidificandosi.
Fonte : http://www.nextme.it/
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