martedì 3 dicembre 2013
Namastè a un GRANDE ESSERE UMANO
Il grande Totò nel canile che lui stesso fece costruire, per accogliere e curare bestiole affamate e bisognose
"Poi sa: la vita costa, io mantengo 25 persone, 220 cani i cani costano"
-Duecentoventi cani?!? E perché? Che se ne fa di 220 cani?!
"Me ne faccio, signorina mia, che un cane val più di un cristiano. Lei lo picchia e lui le è affezionato l’istesso, non gli dà da mangiare e lui le vuole bene l’istesso, lo abbandona e lui le è fedele l’istesso. Il cane è nu signore, tutto il contrario dell’ uomo."
(Stralcio dell'intervista di Oriana Fallaci al grande Totò)
Una notizia nota a pochi, riportatami dai diretti interessati
Il principe Antonio De Curtis (in arte Totò), ogni mattina molto preso faceva un giro nei quartieri poveri di Napoli e metteva qualche banconota sotto le porte dei più bisognosi e silenziosamente se ne andava.
Questo è andato avanti per anni :
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