sabato 19 ottobre 2013
Il Lago Titicaca, e le sue isole galleggianti
Il Titicaca è un lago (8.330 km²) situato tra Bolivia e Perù. È il lago navigabile posto alla maggiore altitudine (3.812 m sopra il livello del mare) e presenta una profondità massima di 281 metri.
Il lago Titicaca prende il suo nome dall'isola chiamata Intikjarka, parola che deriva da due parole aymara e quechua: Inti ovvero Sole e kjarka ovvero masso rupestre.
Un'altra ipotesi sostiene che derivi da Titi ovvero gatto o puma e kaka, cioè pietra.
Il tutto significherebbe quindi puma di pietra, in quanto dall'alto, il lago avrebbe la forma di un puma che caccia una viscaccia (roditore della famiglia dei cincillà).
Il Lago Titicaca misura 204 km di lunghezza per 65 di larghezza massima, ed occupa una area di 8.562 km², dei quali 4.772 km² sono in Perù e 3.790 km² in Bolivia.
È formato da due bacini d'acqua separati dallo Stretto di Taquina.
Il più grande, situato a nord è denominato Lago Mayor o Chucuito, ha una superficie di 6450 km² e possiede la massima profondità del lago (-281 m) vicino all'Isola di Soto.
L'altro bacino più piccolo è chiamato Lago Menor o Huiñamarca, è situato a sud e possiede una superficie di 2.112 km², ed una profondità massima di -45 metri.
È situato ad una altitudine di 3812 metri sopra il livello del mare, ed è il lago navigabile più alto del mondo.
Grazie alla purezza dell'acqua, il lago è particolarmente trasparente (da 15 a 65 metri), e la qualità della luce è eccezionale; le montagne paiono molto vicine, distano invece circa 20 o 30 km dal lago.
GLI UROS
Gli Uros sono una popolazione pre-inca peruviana.
I primi Uros si sono spostati dalle sponde del lago Titicaca sul lago stesso, per sfuggire ai loro vicini bellicosi, tra i quali il popolo degli inca.
Hanno cominciato a costruire questo loro arcipelago con canne di totora e lo hanno ancorato al fondo del lago.
Queste particolari isole sono dette “fluttuanti” (in spagnolo, Islas Flotantes) in quanto possono salire e scendere seguendo il livello del lago, ed inoltre i loro abitanti possono levare le ancore e spostarle come fossero delle chiatte.
All’inizio l’etnia Uros era unica, con un suo sistema sociale e religioso, e pure la lingua era diversa dai loro vicini che parlavano aymara, e dai bellicosi inca che conquistarono le sponde del lago e che parlavano invece quechua.
Ora però gli Uros di stirpe pura sono spariti; erano infatti un popolo aperto e pacifico, e tramite scambi commerciali con gli altri abitanti del lago e successive unioni miste, un po’ alla volta le caratteristiche del popolo sono andate perdute.
L’ultima rappresentante di questa etnia è morta negli anni settanta, mentre ora vive sulle isole una popolazione di lingua aymara.
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