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mercoledì 30 ottobre 2013

Emergenza Halloween: gatti neri sacrificati in rituali esoterici e satanici.

Si invitano le associazioni a non effettuare adozioni fino al 2 novembre

Benché non sia affatto una ricorrenza italiana, è cominciato anche da noi il conto alla rovescia per Halloween.
Mentre chi organizza eventi comincia a farsi due conti sui proventi da incassare, c’è chi per le strade o tramite le associazioni fa razzia di gatti neri da sacrificare in assurdi rituali senza preoccuparsi che l’uccisione di un gatto posta in relazione ad un sacrificio è da considerarsi un reato a tutti gli effetti.
Non è un caso che proprio stamattina mi sia arrivata una mail in cui mi chiedono di incitare canili, rifugi o associazioni a non dare in adozione i gatti, specialmente quelli neri.
Questi rituali, per quanto possano sembrare fantasie di una mente distorta, in realtà sono effettuati durante tutto l’anno ma in occasione di Halloween s’intensificano: si stima che ogni anno spariscano circa 35000 gatti.
Pertanto, chi è realmente interessato ad adottare un gatto capirà certamente le motivazioni dell’associazione contattata, che sicuramente si impegnerà nuovamente nel cercare una famiglia immediatamente dopo il 2 novembre.
Lo scopo delle associazioni e dei rifugi è quello di assicurarsi che le persone che richiedono un gatto in adozione siano realmente amanti degli animali.
Messe nere e altri rituali satanici/esoterici sono sottovalutati troppo spesso. Secondo Lorenzo Croce, presidente dell'associazione animalista Aidaa: «Saranno migliaia i gatti uccisi e sacrificati da gruppi di satanisti fai da te, in un non ben definito rito della magia nella notte delle streghe.
Le zone italiane più a rischio sono Terni e Perugia, dove lo scorso anno abbiamo beccato un gruppo che faceva un rito esoterico dentro una chiesa sconsacrata.
Altri luoghi off limits sono il Piemonte, il varesotto, la zona a cavallo tra Viterbo e Roma (in particolare nella zona boschiva sita tra i comuni di Mazzano Romano e Calcata).
I luoghi preferiti dove consumare questi sacrifici,infatti, sono cimiteri, ex chiese sconsacrate e boschi».
Per fronteggiare il fenomeno nei giorni a cavallo del 31 ottobre l'Aidaa ha organizzato ronde formate da gruppi di quattro persone che vigileranno su sessanta obiettivi (quelli dove sanno con certezza che si svolgono riti satanici) per controllare che non si verifichino ancora sacrifici di gatti neri o altri animali.
L’associazione inoltre invita tutti i possessori di felini neri a tenerli in caso sotto stretto controllo.
In questi giorni sono già aumentate le segnalazioni di ritrovamenti di resti animali di gatti, galline e caprette in luoghi utilizzati per macabri rituali.
Lorenzo Croce ha dovuto inviare un esposto alla procura della Repubblica di Roma e di Viterbo segnalando la presenza di gruppi satanisti nella zona della valle del Treja oltre che nella zona del lago di Bolsena dal momento che gli stessi residenti hanno più volte lamentato la presenza di gruppi satanisti in queste zone.
«Circa 5-6mila gatti ogni anno sono utilizzati per riti satanici ed esoterici dagli oltre 800 gruppi satanisti esistenti nel nostro Paese con un totale di circa 600mila adepti – scrive l'Aidaa in una nota – dei quali oltre la metà usa sacrificare animali ed in particolare gatti neri.
Senza contare poi che la stragrande maggioranza dei gatti rapiti e uccisi in Italia, sono destinati al mercato della pellicceria abusiva a basso prezzo».
Pubblicato da Giusy Del Salvatore

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