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sabato 7 settembre 2013

Scoperto il più grande vulcano della Terra


Ricercatori dell’Università di Houston (Usa) hanno scoperto il più grande vulcano mai osservato sulla Terra.
 Esso possiede una superficie più o meno equivalente a quella dell’Italia (circa 310.000 km/q), il vulcano è stato chiamato massiccio Tamu.
 E’ grande quasi quanto i vulcani giganti di Marte e si colloca tra le più grandi del Sistema Solare. 
William Sager, professore presso il Dipartimento di Scienze della Terra e atmosferica dell’Università di Houston, iniziò a studiare il vulcano circa 20 anni fa, ma solo ora ha avuto la certezza della sua scoperta e l’ha pubblicata su Nature Geoscience .
 In prossimità del Giappone Situato a circa 1.000 km ad est di Giappone, il massiccio Tamu fa parte di una grande struttura vulcanica chiamata Shatsky, una catena montuosa sottomarina formatasi circa 145.000.000 di anni fa. Fino ad ora, non era chiaro se il Massiccio Tamu fosse un singolo vulcano o un composto di molti punti di eruzione. Integrando diverse ricerche, tra cui campioni di carote e dati raccolti a bordo della nave da ricerca JOIDES Resolution, i ricercatori hanno confermato che la massa di basalto che costituisce il massiccio Tamu ha effettivamente eruttato da una singola fonte vulcanica.
 “Il massiccio Tamu è il più grande vulcano a scudo singolo mai scoperto sulla Terra”, ha detto Sager. “E non è da escludere che ci possano essere anche vulcani più grandi, perché ci sono enormi distese di rocce vulcaniche là fuori, come il Ontong Java Plateau, ma non sappiamo se queste strutture sono un singolo vulcano o vulcani gli uni vicino agli altri”. 
Il massiccio Tamu spicca tra i vulcani sottomarini non solo per le sue dimensioni, ma anche la sua forma. E’ basso e largo, il che significa che i flussi di lava eruttati devono aver viaggiato per lunghe distanze superando di gran lunga anche le più lunghe colate di altri vulcani sulla Terra. 
Il fondo del mare è costellato da migliaia di vulcani sottomarini, o montagne sottomarine, la maggior parte delle quali sono piccole e ripide rispetto all’immenso massiccio Tamu.


“Non è alto, ma molto ampio, quindi le pendenze dei fianchi sono molto blande“, ha detto Sager. “Infatti, se ci si ponesse su un suo fianco, si avrebbe difficoltà a distinguere da quale parte è la discesa”.
 Il massiccio Tamu si estende su una superficie di circa 300.000 chilometri quadrati. 
Il Mauna Loa – il più grande vulcano attivo sulla Terra che si trova alle Hawaii – è di circa 5.000 chilometri quadrati. 
Per trovare un paragone degno, si deve guardare al pianeta Marte, all’Olympus Mons.
 Secondo Sager il massiccio Tamu eruttò circa 145 milioni di anni fa ed è diventato inattivo pochi milioni di anni dopo la sua nascita. La sua cima si trova a circa 6.500 metri sotto la superficie dell’oceano. 
“E’ di forma diversa da qualsiasi altro vulcano sottomarino trovato sulla Terra ed è molto probabile che ci possa dare qualche indizio su come si formino vulcani imponenti”, ha detto Sager. “Una immensa quantità di magma è fuoriuscita dalla sua bocca e questo magma doveva provenire dal mantello terrestre. Quindi questa è un’informazione importante per i geologi che cercano di capire come funziona l’interno della Terra.”

 luigibignami

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