giovedì 27 giugno 2013
Per avere gli incentivi devi essere giovane e senza lavoro. E chi non è più giovane?
Ma che bella pensata !!!!!
Se non hai istruzione, non hai lavoro
Se non hai lavoro non puoi mantenerti
Devi vivere necessariamente a carico dei tuoi
Se sbattendoti riesci e lavorare saltuariamente
addio bonus.
Sei i tuoi genitori si sono svenati per farti studiare
sei uno sfigato niente bonus
Se hai 30 anni e una famiglia un mutuo ecc.
puoi tranquillamente andare alla canna del gas
Il bonus per te non c'è
Se invece Non hai fatto mai nulla ma vivi di
espedienti anche truffaldini
Se non ti sei ammazzato sui libri per 20 anni ma solo per 9 allora meriti senz'altro un aiuto finanziario perchè
sei un bravo cittadino meritevole
EVVAIIIIII
Così si che si che si salva il lavoro e l'Italia
CI VOLEVANO 35 SAGGI PER DARE AL GOVERNO DELLE IDEE LUNGIMIRANTI SALVA ITALIA
SIETE DEI DRAGHI BRAVIIIIIIIIIIIIIIII!
Il Consiglio dei ministri ha licenziato il decreto legge che contiene le misure a favore del lavoro con uno stanziamento complessivo di 1,5 miliardi. Fino a qui tutto bene, anzi, dovremmo sperare solo per il meglio.
Ma non è così.
Uno dei passi più importanti del decreto è stato fortemente criticato nel giro di pochi minuti sul web e il dibattito è già diventato virale. Per potere usufruire degli incentivi alle assunzioni i giovani devono rientrare in queste tre condizioni: essere privi di impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi; essere privi di un diploma di scuola media superiore o professionale, vivano soli con una o più persone a carico.
Il bonus viene istituito, si legge nel dl, "al fine di promuovere forme di occupazione stabile di giovani" e "in attesa dell'adozione di ulteriori misure da realizzare anche attraverso il ricorso alle risorse della nuova programmazione comunitaria 2014-2020".
L'incentivo verrà corrisposto "per un periodo di 12 mesi ed entro i limiti di 650 euro mensili per lavoratore nel caso di trasformazione a tempo indeterminato".
Insomma, per usufruire degli sgravi fiscali un giovane dovrebbe essere disoccupato da almeno 6 mesi (cosa che a volte non accade per fortuna), non aver studiato (cosa che oggi non accade quasi mai, per fortuna) e (soprav)vivere da solo (cosa che non accade quasi mai).
Forse Letta e i suoi ministri non hanno fatto i conti con la realtà dei giovani italiani: è quasi impossibile andar via di casa, soprattutto se non si ha un lavoro; la maggior parte dei giovani oggi arriva a laurearsi e molti lavorano saltuariamente ogni due o tre mesi.
Un ragazzo (di meno di 29 anni) dovrebbe avere almeno una o tutte queste "sfighe" per rientrare nei parametri. E quelli che superano i 29 anni? I trentenni e i quarantenni senza lavoro e magari con figli a carico dove li mettiamo?
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento