Il mausoleo di Alicarnasso è la monumentale tomba che Artemisia fece costruire per il marito, nonché fratello Mausolo, satrapo della Caria, ad Alicarnasso (l'attuale Bodrum, in Turchia) nel 351 a.C.. Era una delle sette meraviglie del mondo antico e vi lavorarono artisti come Prassitele, Briasside, Leochares, Timoteo e Skopas
Fu distrutto da un terremoto.
Oggi sono visibili solo alcune rovine.
Plinio il Vecchio nella sua Naturalis Historia, ci ha lasciato una descrizione delle dimensioni dell'edificio:
« … i lati sud e nord hanno una lunghezza di 63 piedi (ca. 18.67 metri); sulle fronti è più corto. Il perimetro è di 440 piedi (ca. 130.41 metri); in altezza arriva a 25 cubiti (ca. 11.10 metri)circondato da 36 colonne
Skopas scolpì il lato est, Bryaxis il lato nord, Timotheos (Timoteo) il lato sud e Leochares quello ovest ma, prima che completassero l'opera, la regina morì. Essi non lasciarono il lavoro comunque, finché non fu completato, decisero che sarebbe stato un monumento sia per la loro gloria sia per quella della loro arte ed anche oggi essi competono gli uni con gli altri.
Vi lavorò anche un quinto artista.
Sul pteron si innalza una piramide alta quanto la parte bassa dell'edificio che ha 24 scalini e si assottiglia progressivamente fino alla punta: in cima c'è una quadriga di marmo scolpita da Piti.
Se si comprende anche questo l'insieme raggiunge l'altezza di 140 piedi (ca. 41.50 metri)
Tale era la magnificenza e l'imponenza della tomba di Mausolo, che il termine mausoleo venne poi usato per indicare tutte le grandi tombe monumentali.
Alcuni resti del Mausoleo, soprattutto i resti dei cavalli e della quadriga che vi era alla sua sommità, sono conservati e visibili al British Museum di Londra, dove vi è anche un'impressionante spiegazione della proporzioni dell'opera, partendo dalle dimensioni (già di per sé notevoli) dei resti dei cavalli lì esposti.
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