I piccioni viaggiatori, razze domestiche del colombo selvatico Columba livia, sono stati per molto tempo il più veloce mezzo di comunicazione disponibile, grazie alla loro eccellente abilità nel trovare la via del ritorno al nido.
La comunicazione via piccione può funzionare solo in un senso: si trasporta il piccione in un luogo e quando è liberato ritorna alla propria colombaia d’origine.
Non è possibile, invece, istruire un piccione per indicargli una destinazione diversa dalla propria colombaia.
L’utilizzo dei piccioni viaggiatori risale agli Egizi e ai Persiani, 3 mila anni fa, e rimase un efficiente mezzo di comunicazione fino all’avvento del telegrafo, del telefono e della radio nel XIX secolo. L’importanza dei piccioni in ambito militare invece si estese anche al XX secolo: in entrambe le guerre mondiali furono utilizzate migliaia di piccioni per spedire messaggi strategici, scritti su carta leggera o in microfilm e inseriti in un tubicino legato a una zampa.
Si ritiene che i piccioni per trovare la via di casa sfruttino varie strategie: una “bussola” interna che percepisce il campo magnetico terrestre, un sistema di orientamento basato sulla posizione del sole, un meccanismo olfattivo che riconosce gli odori del proprio nido d’origine e la capacità di individuare caratteristiche visive del paesaggio.
Fonte: Focus
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