A conferma di questa spiegazione vi è il fatto che le mura e le colonne caddero tutte dalla stessa parte. Una targa d'oro del terzo secolo a.C. scoperta sul fondo del mare a 12 metri di profondita' conferma l'esistenza di Heracleion. Il reperto, recuperato al largo di Alessandria, dimostra che esisteva Heracleion, porto principale del'Egitto, inghiottito dal mare, per un terremoto o un'alluvione, 1.200 anni fa. Lo sostiene il centro di ARCHEOLOGIA subacquea di Oxford. Secondo Erotodo, li' avevano trovato rifugio Elena di Troia e Paride dall'ira del marito di lei Menelao. Tra le strade sommerse della città sono stati trovati numerosi preziosi reperti fra cui monete e gioielli che testimoniano che la popolazione residente doveva avere un elevato tenore di vita.
Nel sito archeologico di Heracleion oltre ai preziosi sono stati fatti altri importanti ritrovamenti fra cui, resti di case, templi,strade, infrastrutture portuali, una statua di Isis di un metro e mezzo, la testa della statua di una sfinge, un colosso di granito rosso di sette metri, una stele in granito nero con inciso il nome di Heracleion. Sono stati trovati anche i resti di una muraglia lunga 50 metri che presentano delle travi in legno che hanno reso possibile e l’esame al carbonio. Ad effettuare la straordinaria scoperta di Heracleion è stato il famoso archeologo francese Franck Goddio presidente e fondatore dell’Institut Européen d’Archéologie Sous Marine di Parigi.
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