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mercoledì 31 ottobre 2012

Le mummie Chinchorro

I Chinchorro furono una popolazione di pescatori (in dialetto chinchorro significa rete da pesca) sud americani le cui mummie sono state rinvenute nella zona di Atacama. I Chinchorro avevano una ritualità complicatissima di mummificazione, e la applicavano ai loro defunti a prescindere dallo status sociale fra l'altro nella loro civiltà un ruolo importante avevano i bambini di cui si sono rinvenute le mummie e perfino quelle dei feti, segno della loro particolare importanza sociale. La preparazione della mummia avveniva nel seguente modo: il corpo veniva interamente spellato e svuotato di tutti gli organi interni e la carne, le ossa venivano fatte asciugare accuratamente. Quindi le ossa venivano legate saldamente e rinforzate con bastoncini di legno spago, canne e colla, il corpo poi veniva rivestito di pelle di leone marino. I Chinchorro hanno sviluppato diversi metodi di mummificazione, tra i quali quello di dipingere la pelle con ocra rossa o manganese nero. Vi è anche la prova che il midollo osseo fu rimosso dal femore di una mummia, ma questa tecnica non è ancora stata identificata come evento frequente. Dopo che i tessuti molli furono rimossi, le ossa vennero rinforzate con bastoni e la pelle trattata con sostanze vegetali prima di ricomporre il cadavere. Alla mummia fu quindi applicata una maschera di argilla, anche se alcune mummie vennero completamente ricoperte di argilla, avvolta in canne e lasciata ad asciugare per 30-40 giorni. Le due tecniche utilizzate più di frequente da questa popolazione sono state ribattezzate come Mummie Nere e Mummie Rosse. Tali complessi rituali sono indice di una società altrettanto complessa. L'inizio del rito della mummificazione, tra i Chinchorro, coincise con numerose innovazioni negli strumenti di pesca. La pratica della mummificazione scomparve, nella regione, circa 4400 anni fa. I Chinchorro cominciarono a praticare la mummificazione molto prima degli egiziani e lo fecero dapprima con i bambini morti, estendendo poi il culto anche agli adulti. straordinari ritrovamenti nel deserto di Atacama, in Cile.Secondo alcuni ricercatori, la naturale disidratazione dei cadaveri nel deserto potrebbe aver ispirato l’antico popolo dei Chinchorro a mummificare i loro morti. La pratica sarebbe iniziata in un periodo di prosperità e di crescita della popolazione che permise ai Chincorro di svilupparsi culturalmente.
Lo afferma uno studio di Pablo Marquet, dell'università cattolica del Cile, pubblicato sulla rivista Proceedings dell'Accademia delle Scienze degli Stati Uniti. Il deserto di Atacama, nel Cile settentrionale, attraverso' una "fase umida" fra 7.400 e 4.200 anni fa, lo stesso periodo in cui i Chinchorro, ben prima degli egizi, iniziarono a mummificare i loro morti.Secondo lo studio, la crescita del livello del mare che allora si verifico' nella regione contribui' a fornire più acqua ed alimenti favorendo lo sviluppo dei Chinchorro, che erano pescatori, e della loro cultura. I Chinchorro erano arrivati nell' area 10mila anni fa e, quando cominciarono la mummificazione artificiale, nel deserto si trovavano probabilmente migliaia di mummie naturali derivanti dall'estrema aridità Le del territorio.Il culto delle mummie di bambini della popolazione dei Chinchorro nel sud dell'America Latina e' legato ai mutamenti climatici che si verificarono nel deserto di Atacama. Mentre molte culture in tutto il mondo hanno cercato di preservare i corpi dei personaggi illustri, i Chinchorro eseguivano la mummificazione su tutti i membri della loro società, compresi i bambini e feti. Grazie a questo trattamento egualitario dei morti, sono state ritrovate centinaia di mummie e molte ancora aspettano di essere scoperte. I corpi più antichi finora ritrovati nel deserto di Atacama risalgono al 6.000 a.C. e 5.000 a.C., per paragone basti pensare che la mummia più antica rinvenuta in Egitto risale "solo" al 3.000 a.C. circa. Inizialmente la mummificazione riguardava solo i bambini defunti, poi fu estesa anche agli adulti in un complesso culto dei morti.

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