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sabato 22 settembre 2012

C'era l'elettricità nella Grecia antica ?

ROBOT ED ENERGIA ELETTRICA NELL’ANTICA GRECIA Il palazzo di Alcinoo è illuminato da una luce di origine ignota: “C’era uno splendore come di sole o di luna per la casa dall’alto tetto del magnanimo Alcinoo. E pareti di bronzo si stendevano”. Di guardia ci sono due cani, d’argento ma semimoventi: “E d’oro e d’argento da un lato e dall’altro erano i cani che Efesto aveva forgiato con genialità di artista per far la guardia alla casa di Alcinoo. Erano immortali e immuni da vecchiaia per sempre”. Sono cioè dei robot e sono opera del dio della tecnologia, Efesto appunto. Non è chiaro poi se i fanciulli d’oro che reggono fiaccole accese siano anch’essi dei robot o delle semplici statue: “Giovinetti d’oro stavano sui piedistalli ben costruiti, recando in mano fiaccole accese: facevano lume durante la notte ai convitati nella sala”. L’idea di descrivere creature meccaniche semimoventi non è rara nella tradizione antica. Era famosa, per esempio, un’altra creatura, di nome Talos, un gigante di bronzo, un robot, anch’esso opera di Efesto, realizzato per custodire il tesoro degli dei nell’isola di Lemno. Dall’antica Creta minoica, giunge fino a noi, superando cinquemila anni di storia, la leggenda di Talos, l’uomo di Bronzo. Si trattava di una sorta di “robot”, opera o di Efesto (un dio greco lavoratore dei metalli), che ne aveva fatto dono al leggendario re di Creta Minosse, o di Dedalo (considerato l’inventore della statuaria in Grecia). Callimaco fu uno scultore, pittore ed orefice greco del V secolo a.C. Discepolo di Fidia insieme ad Alcamene, le fonti gli attribuiscono l'invenzione del capitello corinzio. Sua era l'invenzione di una lampada d'oro che bruciava giorno e notte nell'Eretteo di Atene.
ll luogo dove regnava Alcinoo si chiamava Scheria, che secondo gli studi maggiormente accreditati doveva trattarsi di Corcira ora chiamata Corfù,[3] tale teoria troverebbe conferma grazie a Tucidide, storico dell'epoca, che collocava i Feaci in quell'isola. [4] Altre ipotesi prevedono invece che l'isola fosse l'odierna Ischia o l'Istria.

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