martedì 26 marzo 2013
La mattanza sta per avere inizio...
Dal primo aprile a Siena partirà la caccia in tana. Una pratica antica ma non priva di violenza e dolore, che si affianca al già fin troppo criticato appuntamento con la caccia. Gli animalisti e le associazioni sono scese in campo, per cercare di arginare questa pratica truculenta. Ribattezzata come tecnica per il contenimento e il controllo degli esuberi, in realtà potrebbe trasformarsi in una mattanza.
Il periodo di cattura e caccia in tana coinciderebbe con il momento delicato della riproduzione e delle nascite. Quel tempo importante della vita di una volpe, quando i cuccioli in tana sono piccoli, nudi e ciechi. Una vera crudeltà che non possiede una motivazione reale, neppure quella legata alla pelliccia. Gli animalisti sono convinti che l’apertura alla caccia in tana sia una conseguenza delle abitudini alimentari della volpe, un problema per i cacciatori.
Se durante l’inverno è solita cibarsi di frutta, bacche e carogne, in primavera ed estate è pronta per alimentarsi con insetti, rane, topi ma anche lepri e caprioli. Ovvero l’obiettivo primario dei cacciatori, i quali troverebbero sulla strada un temibile avversario. Cacciare la volpe in tana, con l’ausilio dei cani per giunta, è una scelta riconducibile a questo tipo di competizione innaturale. In particolare vista la scelta violenta della caccia, ovvero sparare agli animali selvatici e protetti , ma non per reali esigenze alimentari.
Leggi tutto: http://pets.greenstyle.it/volpi-al-via-la-mattanza-a-siena-10132.html#ixzz2OgJ0c300
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PIT BULL
FANTASTICI ANIMALI
Ma se ora vi dicessi che l'american pitbull terrier,comunemente abbreviato in Pitbull,è uno dei cani più buoni e affettuosi verso l'uomo e la famiglia,voi ci credereste?E se vi dicessi anche che in america è uno dei cani più usati per il Pet therapy (vedere link) ed è il cane ideale per la protezione civile come reagireste?
Non vi sembra un pò contorto che dei cani killer come il pitbull possano stare a stretto contatto con bambini e con la famiglia?ma allora perchè sono così cattivi?Come possono dei cani nati per uccidere essere usati per operazioni cosi delicate come il pet therapy?
La verita' è semplice.
E' vero che Pitbull significa PIT = Arena e quindi è associato al mondo dei combattimenti animali.
Ma pochi sanno che il Pitbull è una razza centenaria e i giornalisti l'hanno fatta saltare fuori circa 10 anni fa, per fare più notizia e dando contro a questa razza senza avere la minima idea di quale sia il suo carattere, solo perchè è nato dai combattimenti e questo fa già timore. Prima era nel mirino il dobermann, l'alano e altre razze,ora è la moda dei Pit.
E' vero che Pitbull significa PIT = Arena e quindi è associato al mondo dei combattimenti animali.
Ma pochi sanno che il Pitbull è una razza centenaria e i giornalisti l'hanno fatta saltare fuori circa 10 anni fa, per fare più notizia e dando contro a questa razza senza avere la minima idea di quale sia il suo carattere, solo perchè è nato dai combattimenti e questo fa già timore. Prima era nel mirino il dobermann, l'alano e altre razze,ora è la moda dei Pit.
Ma perchè i Pitbull sono tra i cani più buoni che ci siano con la famiglia, persone e bambini?
Ragioniamo a punti. Secondo voi è vero che i Pitbull (che sono dei cani normalissimi e non dei mostri) attaccano l'uomo per niente?no,assolutamente! I Pitbull sono cani che non hanno paura e molto riflessivi, prima di mordere una persona ci pensano mille volte (come molti cani in questo mondo), al contrario se sono con altri cani scatta l'impulso dell'american pitbull terrier, essendo molto dominanti con i cani vogliono avere la padronanza e difficilmente vanno d'accordo con cani sconosciuti.
Di certo non è un cane da portare al parco con altri cagnolini, ma con una buona socializzazione questa caratteristica può essere controllata.
Un cane morde solo per paura,per istinto dominante,per il territorio,se infastidito.
Ovviamente il carattere principale lo crea il padrone!
Se il padrone è idiota il cane prenderà parte del suo comportamento. Se si prende un cane pensando che sia una macchina da guerra, insegnandoli a ringhiare contro le persone, non facendolo socializzare fin da piccolo e tenendolo sempre in casa diventerà un cane pericoloso, ma perchè la persona l'ha fatto diventare tale e questa regola vale per tutti.
Il pitbull è un cane tranquillo in casa, che ama stare a contatto con le persone, con i bambini e ascolta il proprio padrone sottomettendosi e facendo sempre ciò che gli dice. Ha un amore veramente grande verso la famiglia e farebbe di tutto per loro.
Questa caratteristica ha fatto sì che possa essere utilizzato in qualsiasi ambito, dalla ricerca di persone nelle macerie, che è il cane perfetto perchè ha una sopportazione del dolore molto elevata. Anche quando è ferito continua a fare ciò che gli si dice e non sarà contento finché non avrà raggiunto il suo obiettivo, far felice il suo padrone. (Questa anche la causa del perchè è il cane per combattimento).
Un cane forte, che ama stare con le persone, che ascolta, che ama l'attività sportiva e ha una grande concentrazione per raggiungere l'obiettivo preposto. Questo è il pitbull!
E' ORA DI FINIRLA DI PENSARE CHE I PITBULL SIANO PERICOLOSI E ASSASSINI!
La maggiore parte delle volte che sentite che al tg che un pitbull ha attaccato un uomo, in realtà NON SONO PITBULL!
Spesso viene associata la figura del pitbull con cani che non centrano nulla o che sono state mischiate diverse razze a danni del cane.
Inoltre, un cane addestrato per il combattimento con gli uomini non è aggressivo, insegnano a essere aggressivi solo con gli altri cani, perchè viene addestrato per non attaccare l'uomo e ascoltare i comandi delle persone nel caso si devono staccare durante gli incontri e NESSUNO ADDESTRA un pitbull METTENDOLO IN UN SACCO NERO E PICCHIANDOLO, si crea solo un cane fuori controllo.
Sono le solite stupidate dei giornalisti,che non sapendo cosa scrivere giocano sul terrorismo psicologico verso una razza.
Andare in giro con un pitbull è diventato come andare in giro con una pistola!La gente che non sa critica e basta!
E a proposito di cani mordaci, al primo posto vi è il pastore tedesco, ma come mai non viene pubblicizzato tanto come il pitbull? Forse perchè non fa notizia e la gente è abituata ad associare il pastore tedesco come un cane intelligente, buono, che salva le persone, mentre il pitbull il cane da combattimento che mangia i bambini!
Ma se vuoi avere un pitbull prima di tutto studia il comportamento e le caratteristiche della razza. E' fortemente sconsigliato avere un APBT come primo cane perchè ci vuole esperienza e un polso duro. Ma se proprio lo vuoi fai un corso di obbedience dove imparerai tantissimo sul comportamento, su come tenere un cane e troverai una forte armonia con il tuo cane.
Ragioniamo a punti. Secondo voi è vero che i Pitbull (che sono dei cani normalissimi e non dei mostri) attaccano l'uomo per niente?no,assolutamente! I Pitbull sono cani che non hanno paura e molto riflessivi, prima di mordere una persona ci pensano mille volte (come molti cani in questo mondo), al contrario se sono con altri cani scatta l'impulso dell'american pitbull terrier, essendo molto dominanti con i cani vogliono avere la padronanza e difficilmente vanno d'accordo con cani sconosciuti.
Di certo non è un cane da portare al parco con altri cagnolini, ma con una buona socializzazione questa caratteristica può essere controllata.
Un cane morde solo per paura,per istinto dominante,per il territorio,se infastidito.
Ovviamente il carattere principale lo crea il padrone!
Se il padrone è idiota il cane prenderà parte del suo comportamento. Se si prende un cane pensando che sia una macchina da guerra, insegnandoli a ringhiare contro le persone, non facendolo socializzare fin da piccolo e tenendolo sempre in casa diventerà un cane pericoloso, ma perchè la persona l'ha fatto diventare tale e questa regola vale per tutti.
Il pitbull è un cane tranquillo in casa, che ama stare a contatto con le persone, con i bambini e ascolta il proprio padrone sottomettendosi e facendo sempre ciò che gli dice. Ha un amore veramente grande verso la famiglia e farebbe di tutto per loro.
Questa caratteristica ha fatto sì che possa essere utilizzato in qualsiasi ambito, dalla ricerca di persone nelle macerie, che è il cane perfetto perchè ha una sopportazione del dolore molto elevata. Anche quando è ferito continua a fare ciò che gli si dice e non sarà contento finché non avrà raggiunto il suo obiettivo, far felice il suo padrone. (Questa anche la causa del perchè è il cane per combattimento).
Un cane forte, che ama stare con le persone, che ascolta, che ama l'attività sportiva e ha una grande concentrazione per raggiungere l'obiettivo preposto. Questo è il pitbull!
E' ORA DI FINIRLA DI PENSARE CHE I PITBULL SIANO PERICOLOSI E ASSASSINI!
La maggiore parte delle volte che sentite che al tg che un pitbull ha attaccato un uomo, in realtà NON SONO PITBULL!
Spesso viene associata la figura del pitbull con cani che non centrano nulla o che sono state mischiate diverse razze a danni del cane.
Inoltre, un cane addestrato per il combattimento con gli uomini non è aggressivo, insegnano a essere aggressivi solo con gli altri cani, perchè viene addestrato per non attaccare l'uomo e ascoltare i comandi delle persone nel caso si devono staccare durante gli incontri e NESSUNO ADDESTRA un pitbull METTENDOLO IN UN SACCO NERO E PICCHIANDOLO, si crea solo un cane fuori controllo.
Sono le solite stupidate dei giornalisti,che non sapendo cosa scrivere giocano sul terrorismo psicologico verso una razza.
Andare in giro con un pitbull è diventato come andare in giro con una pistola!La gente che non sa critica e basta!
E a proposito di cani mordaci, al primo posto vi è il pastore tedesco, ma come mai non viene pubblicizzato tanto come il pitbull? Forse perchè non fa notizia e la gente è abituata ad associare il pastore tedesco come un cane intelligente, buono, che salva le persone, mentre il pitbull il cane da combattimento che mangia i bambini!
Ma se vuoi avere un pitbull prima di tutto studia il comportamento e le caratteristiche della razza. E' fortemente sconsigliato avere un APBT come primo cane perchè ci vuole esperienza e un polso duro. Ma se proprio lo vuoi fai un corso di obbedience dove imparerai tantissimo sul comportamento, su come tenere un cane e troverai una forte armonia con il tuo cane.
HELPPPPPPP!!!!
ABBIAMO VERAMENTE BISOGNO DEL VOSTRO AIUTO AMICI
CHI SI OFFRE?
I VOLONTEROSI DOVREBBERO ENTRARE NEL BLOG E CLICCARE SULLA NET PARADE QUINDI CONFERMARE IL VOTO
E' PROPRIO EMERGENZA
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E' PROPRIO EMERGENZA
LA SIRENA
OPERA REALIZZATA DA GRAFFITI VETRO ARTE
Donne bellissime che, seducenti, apparivano tra le spume del mare chiedendo con un canto suadente ai marinai di interrompere la loro solitaria navigazione, di indugiare con loro....
Nessuno, meno l’astuto Odisseo, resisteva all’invito - che precedeva una fine crudele - ed il mancato ritorno di tanti marinai, insieme alla dolce ma infame lusinga raccontata dai superstiti, furono premesse formidabili per diffondere il mito delle Sirene, che trova le sue prime origini nella terra degli Arii, incredibilmente lontana nel tempo e nello spazio.
IL MITO DELLE SIRENE
All’eta’ del bronzo appartengono certo le leggende sulle navigazioni di Ulisse nei mari di occidente, leggende che, anche se trasfigurate da una lunga tradizione orale e dalla fantasia creatrice di Omero, ricordano contatti reali intercorsi tra la Grecia ed il Tirreno in eta’ micenea.
Il mito che ancora oggi e’ maggiormente presente nel golfo di Napoli e’ quello delle Sirene, uccelli con artigli, testa di donna e seni. Non e’ un caso se troviamo il culto delle Sirene particolarmente diffuso lungo le coste meridionali del Tirreno, ma e’ a Napoli che il culto ebbe particolare diffusione, prendendo il suo nome la citta’ di Partenope e quello della Sirena, la cui tomba fu oggetto di culto per tutta l’eta’ antica. E poi all’estremita’ della penisola sorrentina, alla Punta della Campanella, sorgeva il santuario delle Sirene ed i 3 isolotti dei Galli, di fronte a Positano, subito dopo il Promontorio Ateneo, erano detti le “Syrenusse”, perche’ in essi si vedevano i corpi delle 3 Sirene.
Il mito delle Sirene, che e’ presente ampiamente nell’ Odissea, non giunge nel golfo di Napoli per il tramite dei Calcidesi di Cuma. Le indagini di Pugliese Carratelli fanno risalire la remota ispirazione di esso, come degli altri ibridi tipi, al mondo siroanatolico e indicano Rodi e Creta come i centri da cui il mito della Sirena, rielaborato dal sentimento artistico e religioso dei Greci, si propago’ nel mondo ellenico. Qualunque sia stata l’origine delle Sirene, e’ piu’ probabile che esse siano penetrate per il tramite rodio nel patrimonio mitico dei Greci; e va rilevato il fatto che un culto di esseri demoniaci, dei quali Rodi ha offerto le prime raffigurazioni grecamente concepite, si trovi solo nella Campania, una regione cui un’autorevole tradizione, corroborata dalla moderna ricerca archeologica e linguistica, assegnava come primi colonizzatori greci e proprio Rodi, che precedettero i Cumani sulle spiagge napoletane, dopo l’istituzione del culto sull’opposta penisola.
Insidioso ai naviganti per l’assopimento che facilmente li coglieva nell’ora in cui era piu’ alto ed abbacinante il sole e piu’ eguale il ritmo dei flutti, tale assopimento poteva essere paragonato all’effetto di un canto magico, d’irresistibile fascino. I naviganti che, sfuggiti alla minaccia di Scilla e Cariddi, procedevano verso nord lungo le coste del Tirreno incontravano una nuova insidia nelle procellose Bocche di Capri, tra l’isola e il promontorio sorrentino: all’uscir da esse, subito si rivelava l’ampio arco del golfo, che offriva numerosi approdi ai marinai affaticati dal percorso lungo le coste scoscese della penisola amalfitana. Il viaggio diurno era reso piu’ insidioso dalla dolcezza del clima e dal diffuso splendore del sole!
Il promontorio che incombeva sulle Bocche di Capri divenne sede di un culto destinato a placare e propiziare gli alati dèmoni solari (le Sirene). Con questo non si viene ad escludere la possibilita’ che sul promontorio sorrentino preesistesse all’arrivo del mito e del culto greco un culto ispirato dal senso di forze ostili in agguato sul pericoloso passo, simili a quelle che insidiavano lo stretto di Scilla e Cariddi.
Pertanto la localizzazione del culto delle Sirene e la caratteristica formazione del nome “Seirenùssai” (= scogli delle Sirene, gli attuali Galli) significano soltanto che l’estremita’ della penisola sorrentina dovette aver avuto importanza e fama grandissima nella navigazione mediterranea di eta’ protocoloniale e precoloniale, come e’ naturale considerare la obbligatorieta’ e la proverbiale pericolosita’ del passaggio delle Bocche di Capri. L’indubbia impronta ellenica dei culti, dell’uso linguistico e dell’ambiente culturale di Sorrento, rilevabile dai dati epigrafici e dalle fonti letterarie ancora in eta’ romana, deve ascriversi preferibilmente ad eventi secondari connessi con il declino della potenza navale etrusca.
Perché la data della Pasqua cambia ogni anno ?
Il primo Concilio di Nicea (anno 325) stabilì che la solennità della Pasqua di Resurrezione sarebbe stata celebrata nella domenica seguente il primo plenilunio (quattordicesimo giorno della luna ecclesiastica) che viene dopo l’equinozio di primavera. In quell’occasione (o, più probabilmente, nei decenni successivi) la data ufficiale dell’equinozio fu spostata dal 25 marzo al 21 marzo, poiché, a causa delle imprecisioni del calendario giuliano, si erano accumulati a quell’epoca quasi quattro giorni di ritardo rispetto al tempo di Giulio Cesare. (Va comunque detto che, per varie ragioni, la data astronomica esatta dell’equinozio varia da un anno all’altro e nel corso dei secoli). Per questo la data di Pasqua è compresa tra il 22 marzo e il 25 aprile (inclusi). Infatti, se proprio il 21 marzo è di luna piena, e questo giorno è sabato, sarà Pasqua il giorno dopo (22 marzo); se invece è domenica, il giorno di Pasqua sarà la domenica successiva (28 marzo). D’altro canto, se il plenilunio succede il 20 marzo, quello successivo si verificherà il 18 aprile, e se questo giorno fosse per caso una domenica occorrerebbe aspettare la domenica successiva, cioè il 25 aprile. La questione sul metodo di calcolo della data di Pasqua fu molto dibattuta all’interno della Chiesa, soprattutto prima, ma anche dopo il Concilio di Nicea. Parecchie chiese ortodosse utilizzano il calendario giuliano, anziché il gregoriano, per il calcolo del giorno di Pasqua, che in tal modo viene celebrato in un giorno generalmente diverso rispetto a quello della Chiesa cattolica e delle chiese protestanti. E’ in corso un tentativo da parte della Chiesa cattolica, delle chiese ortodosse e di quelle protestanti di stabilire una data di Pasqua che sia la stessa sia per le chiese occidentali, sia per quelle orientali. Ciò sarebbe possibile se, anziché ricorrere ad algoritmi e ad una data dell’equinozio fissata a priori (21 marzo), si procedesse a eseguire i calcoli sulla base del momento esatto degli eventi astronomici (equinozio e pleniluni).
Alberi bizzarri dal mondo
La stevia
La Stevia rebaudiana è una pianta erbaceo-arbustiva perenne, di piccole dimensioni, della famiglia delle Asteraceae (Compositae), nativa delle montagne fra Paraguay e Brasile.
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per vedere il video clicca qui
Dalla stevia, una piccola pianta originaria del centro America, è stato ricavato un dolcificante naturale a zero calorie.
Adesso i ricercatori dell'Università di Pisa, del dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali, in collaborazione con il centro di ricerche Enea della Casaccia, stanno studiando la messa a punto di un metodo di estrazione, purificazione e formulazione dei principi attivi della pianta con l'obiettivo di ottenere un estratto utilizzabile soprattutto dal settore farmaceutico, utilizzando tecnologie innovative.
Il nuovo metodo garantisce l'alta qualità degli estratti.
Ha anche un elevato potere antiossidante.
La Stevia è conosciuta da molti popoli dell'area geografica Sud-Americana da diversi millenni, oltre che per il potere dolcificante delle sue foglie, anche per le proprietà medicinali, infatti è stata correntemente usata da secoli dai popoli indigeni del sud America per le sue doti curative, ed è usata ancora oggi.
Viene usata come dolcificante, in quanto è molto più dolce del comune saccarosio.
I principi attivi sono lo stevioside, e il rebaudioside A.
I principi dolcificanti sono in tutte le parti della pianta ma sono più disponibili e concentrati nelle foglie, che quando sono seccate (disidratate), hanno un potere dolcificante (ad effetto della miscela dei due componenti dolcificanti) da 150 a 250 volte il comune zucchero.
Contrariamente allo zucchero i principi attivi non hanno alcun potere nutrizionale (zero calorie), e sono relativamente stabili nel tempo ed alle alte temperature, per cui conservano perfettamente le loro caratteristiche anche in prodotti da forno o in bevande calde, diversamente da altri dolcificanti di sintesi come l'aspartame, che subisce degradazione.
Contiene zero calorie per l'uomo, perché il corpo umano non metabolizza i glucosidi.
Di rilievo è il fatto che la Stevia è normalmente consumata in molti Paesi, in alcuni di questi da molto tempo e senza particolari problemi.
In tali Paesi è considerata meno dannosa di altri dolcificanti, come l'aspartame o l'acesulfame K, usata come estratto secco o come infuso fresco.
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Dalla stevia, una piccola pianta originaria del centro America, è stato ricavato un dolcificante naturale a zero calorie.
Adesso i ricercatori dell'Università di Pisa, del dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali, in collaborazione con il centro di ricerche Enea della Casaccia, stanno studiando la messa a punto di un metodo di estrazione, purificazione e formulazione dei principi attivi della pianta con l'obiettivo di ottenere un estratto utilizzabile soprattutto dal settore farmaceutico, utilizzando tecnologie innovative.
Il nuovo metodo garantisce l'alta qualità degli estratti.
Ha anche un elevato potere antiossidante.
La Stevia è conosciuta da molti popoli dell'area geografica Sud-Americana da diversi millenni, oltre che per il potere dolcificante delle sue foglie, anche per le proprietà medicinali, infatti è stata correntemente usata da secoli dai popoli indigeni del sud America per le sue doti curative, ed è usata ancora oggi.
Viene usata come dolcificante, in quanto è molto più dolce del comune saccarosio.
I principi attivi sono lo stevioside, e il rebaudioside A.
I principi dolcificanti sono in tutte le parti della pianta ma sono più disponibili e concentrati nelle foglie, che quando sono seccate (disidratate), hanno un potere dolcificante (ad effetto della miscela dei due componenti dolcificanti) da 150 a 250 volte il comune zucchero.
Contrariamente allo zucchero i principi attivi non hanno alcun potere nutrizionale (zero calorie), e sono relativamente stabili nel tempo ed alle alte temperature, per cui conservano perfettamente le loro caratteristiche anche in prodotti da forno o in bevande calde, diversamente da altri dolcificanti di sintesi come l'aspartame, che subisce degradazione.
Contiene zero calorie per l'uomo, perché il corpo umano non metabolizza i glucosidi.
Di rilievo è il fatto che la Stevia è normalmente consumata in molti Paesi, in alcuni di questi da molto tempo e senza particolari problemi.
In tali Paesi è considerata meno dannosa di altri dolcificanti, come l'aspartame o l'acesulfame K, usata come estratto secco o come infuso fresco.
Ko Phing Kan, l'isola di James Bond
Destinazione: costa sud-occidentale della Thailandia...
Nel Mare delle Andamane, a nord-est di Phuket, vi è la baia di Phang-Nga, ricca di formazioni calcaree formatesi circa 10.000 anni fa durante l'ultima glaciazione; ad essa si devono innumerevoli meravigliosi isolotti e faraglioni, che sorgono dal mare come immensi monoliti e che creano un maestoso scenario di straordinaria bellezza tale da collocare questi luoghi tra le maggiori bellezze del pianeta.
In questo scenario di grande bellezza, in cui è stato istituito il parco nazionale marino Ao Phang Nga, è possibile ammirare una coppia di isole Khao Phing Kan (o Ko Khao Phing Kan) e, a circa 40 metri dalle sue coste, l'isolotto Ko Tapu (o Khao Tapu) alto solo 20 metri, note anche con il nome di "James Bond Island", da quando, nel 1974, vennero effettuate alcune riprese del film, della serie di James Bond, "L'uomo dalla pistola d'oro"
Khao Phing Kan in thailandese significa "colline addossate le une alle altre" o anche "isola del Monte Pendente" e deve il suo nome ad un'immensa parete di roccia calcarea a strapiombo che sembra pendere da una parte.
Ko Tapui si protende sul mare come la testa di un chiodo: nessuna meraviglia che il suo nome Thai significhi "isola Chiodo".
Prima del 1974, l'isola era una zona poco frequentata dai turisti, tuttavia, dopo l'uscita del film di James Bond, si è trasformata in una destinazione turistica popolare.
Nel 1981 l'isola divenne la parte più famosa del nuovo parco marino Ao Phang Nga e dal 1998, è vietato per le imbarcazioni turistiche avvicinarsi a Tapu Ko, una misura che mira a fermare l'erosione delle rocce calcaree sopra e vicino isolotto e che potrebbe eventualmente provocarne il suo collasso. Khao Phing Kan si trova nella parte nord-occidentale della baia di Phang Nga, a circa 6 km dalla terraferma, in mezzo a un gruppo di una dozzina di altre isole: è un'isola a forma di farfalla, essendo formata da due isole boscose, con coste ripide, unite da un istmo sabbioso.
Vi sono inoltre anche alcune grotte da esplorare e due spiagge sabbiose... Le acque della baia intorno all'isola sono profonde pochi metri e sono di colore verde pallido; il fondo è coperto di limo trasportato da diversi fiumi del nord.
Ko Tapu è una roccia calcarea di circa 20 metri di altezza con un diametro che va da circa 4 metri in prossimità del livello dell'acqua, ai circa 8 metri della cima. Si trova a circa 40 metri ad ovest dalla parte settentrionale di Khao Phing Kan.L'isola è piccolissima ma regala scorci di notevole bellezza
Ci fanno pagare pure le mutande che indossano ....sicuramente griffate
Genova È «sproporzionato» che un cittadino sappia quanto guadagna un politico.
Lo dice il garante della privacy che controlla il decreto legislativo del governo che dovrebbe dare attuazione alla legge anticorruzione.
È un sì con riserva quello del garante, che non è d'accordo a pubblicare su internet le dichiarazioni dei redditi degli amministratori pubblici e dei loro familiari.
Sindaci, assessori, consiglieri, presidenti, parlamentari e ministri non devono rendere conto al popolo di quello che entra nelle loro tasche.
Tanta manna per chi in questi giorni cerca ogni appiglio per non dire agli elettori cosa metteva nella nota spese da presentare alla regione per il rimborso.
Se lo Stato si arroga il diritto di curiosare liberamente nei conti correnti dei cittadini, guai a pensare che la legge sia uguale per tutti e che quindi valga anche il contrario.
Tanto che tra le obiezioni mosse da Antonello Soro, il garante targato Pd, ce n'è una che riguarda persino i dipendenti pubblici.
I loro datori di lavoro (siano essi Comuni, Regioni, Province o altri enti), possono al massimo pubblicare il curriculum e lo stipendio base di dirigenti e funzionari.
Guai però a rendere noto se oltre a questo percepiscono anche straordinari, consulenze, indennità e arrotondamenti vari.
Il rischio è che, con la scusa della privacy, si nasconda dove vanno a finire i soldi pubblici.
E proprio qualcosa del genere sta avvenendo in questi giorni nelle Regioni in cui la magistratura scava tra i rimborsi chiesti dai vari consiglieri.
In Liguria, ad esempio, si sono già dimessi due vicepresidenti indagati della giunta di Claudio Burlando (entrambi ex Idv), prima Marylin Fusco, poi il suo successore Nicolò Scialfa.
Quando le indagini riguardavano altre parti d'Italia, all'ombra della Lanterna facevano i superiori, autoproclamandosi «virtuosi».
Qualche mese dopo le prime denunce di un'inchiesta del Giornale, i giudici hanno messo il naso nelle loro carte, scoprendo che i consiglieri mettevano in conto di tutto, persino mutandine, pareo, soggiorni alle terme, messe in piega, farmaci, felpe, cibo per gatti, cosmetici.
Dai primi riscontri sembra che quasi tutti i gruppi politici abbiano infilato qualcosa di incredibile nei loro bilanci.
Ma tutti aspettano i pm e sperano.
Solo Raffaella Della Bianca, ex Pdl ora nel gruppo dei Riformisti, ha reso pubblici uno per uno i propri scontrini di rimborso.
Gli altri, a cominciare dal Pd, fanno finta di essere trasparenti mostrando gli estratti dei bilanci, gli specchietti con la somma dei costi.
E la voce «rappresentanza» copre qualsiasi cosa.
Gli scontrini?
Le ricevute che i cittadini hanno pagato con le loro tasse?
«No, quelli no, c'è la privacy - spiega il capogruppo Pd, Nino Miceli -. Altrimenti vengono strumentalizzati».
Oltre agli stipendi è vietato far sapere anche cosa ci costano le mutande che portano i politici!
CHE ARTISTA
Lindsey Stirling è una violinista, compositrice e danzatrice statunitense.
Nel 2010 ha partecipato alla quinta stagione di America's Got Talent. Lindsey è conosciuta per la sua versatilità nel suonare ogni tipo di genere musicale, dal country all'hip hop.
All'età di 23 anni Stirling è entrata nei quarti di finale della quinta stagione di America's Got Talent, dove si era presentata come "Hip Hop Violinist".
Nel 2010 ha partecipato alla quinta stagione di America's Got Talent. Lindsey è conosciuta per la sua versatilità nel suonare ogni tipo di genere musicale, dal country all'hip hop.
All'età di 23 anni Stirling è entrata nei quarti di finale della quinta stagione di America's Got Talent, dove si era presentata come "Hip Hop Violinist".
Ricette dieta Ayurvedica
Riso e piselli al curry
Ingredienti per 2 persone:
100gr di riso basmati
2 cucchiai di olio d'oliva
100/150gr di pisellini
1 cucchiaio abbondante di curry in polvere
1 bicchiere d'acqua sale
In una padella fate risaldare l'olio ed aggiungetevi ad insaporirsi i piselli subito dopo il riso
Ora aggiungete il bicchiere d'acqua ed il sale
Aggiungete il curry e coprite con un coperchio, per una cottura a fuoco medio Quando, l'acqua si sarà assorbita, il riso sarà pronto
Ceci e Porri alle spezie
Lasciare a bagno nell’acqua 50 gr di ceci per tutta la notte, poi la mattina sgocciolarli:
Pulire 50 gr di porri, 1 pomodoro, mezza mela e tagliarli a pezzi.
Rosolare le verdure in padella con un cucchiaino di burro, poi aggiungere la mela, uno spicchio d’aglio, un cucchiaio di uva sultanina, una manciata di rosmarino e timo, una foglia di alloro e due bacche di ginepro, salare il tutto. Aggiungere mezzo litro di acqua e fare cuocere per un’ora e mezza circa a fuoco lento, coprendo il tegame con un coperchio.
A cottura avvenuta aggiungere un pizzico di pepe.
Zuppa di miglio con verdure
Prendere 50 gr di miglio e sciacquarlo in acqua fredda
Spellare 150 gr di pomodori.
Pulire 100 gr di porri e 150 gr di gambi di sedano.
Tagliare tutta la verdura a pezzi.
Fare rosolare il miglio e la verdura in una padella con un cucchiaio e mezzo di burro, quindi aggiungere una foglia di alloro, qualche pizzico di maggiorana e un quarto di litro di brodo vegetale.
Cuocere, coprendo il tegame, per circa 25 minuti.
Alla fine cospargere con prezzemolo tritato.
Muesli di ciliege
Lavare 150 gr di ciliegie e snocciolarle, (qualsiasi altro frutto a piacere va benissimo)
Schiacciarle insieme a due cucchiai di acqua e riscaldare in padella a fuoco lento, aggiungere 40 gr di fiocchi di segale, un cucchiaino di miele e mezza tazza di latte scremato.
Mangiare il muesli non appena si è intiepidito.
Ingredienti per 2 persone:
100gr di riso basmati
2 cucchiai di olio d'oliva
100/150gr di pisellini
1 cucchiaio abbondante di curry in polvere
1 bicchiere d'acqua sale
In una padella fate risaldare l'olio ed aggiungetevi ad insaporirsi i piselli subito dopo il riso
Ora aggiungete il bicchiere d'acqua ed il sale
Aggiungete il curry e coprite con un coperchio, per una cottura a fuoco medio Quando, l'acqua si sarà assorbita, il riso sarà pronto
Ceci e Porri alle spezie
Lasciare a bagno nell’acqua 50 gr di ceci per tutta la notte, poi la mattina sgocciolarli:
Pulire 50 gr di porri, 1 pomodoro, mezza mela e tagliarli a pezzi.
Rosolare le verdure in padella con un cucchiaino di burro, poi aggiungere la mela, uno spicchio d’aglio, un cucchiaio di uva sultanina, una manciata di rosmarino e timo, una foglia di alloro e due bacche di ginepro, salare il tutto. Aggiungere mezzo litro di acqua e fare cuocere per un’ora e mezza circa a fuoco lento, coprendo il tegame con un coperchio.
A cottura avvenuta aggiungere un pizzico di pepe.
Zuppa di miglio con verdure
Prendere 50 gr di miglio e sciacquarlo in acqua fredda
Spellare 150 gr di pomodori.
Pulire 100 gr di porri e 150 gr di gambi di sedano.
Tagliare tutta la verdura a pezzi.
Fare rosolare il miglio e la verdura in una padella con un cucchiaio e mezzo di burro, quindi aggiungere una foglia di alloro, qualche pizzico di maggiorana e un quarto di litro di brodo vegetale.
Cuocere, coprendo il tegame, per circa 25 minuti.
Alla fine cospargere con prezzemolo tritato.
Muesli di ciliege
Lavare 150 gr di ciliegie e snocciolarle, (qualsiasi altro frutto a piacere va benissimo)
Schiacciarle insieme a due cucchiai di acqua e riscaldare in padella a fuoco lento, aggiungere 40 gr di fiocchi di segale, un cucchiaino di miele e mezza tazza di latte scremato.
Mangiare il muesli non appena si è intiepidito.
Il Red Lehua "Fiore della pioggia"
Parlando di meraviglie, non posso non presentarvi un esotico quanto meraviglioso fiore dal nome curioso... si tratta del fiore rosso Pua Lehua, (Red Pua Lehua, Ohi'a Blossom), il fiore dell'albero Ohi, detto anche "fiore della pioggia"...
L'albero sempreverde di Ohi’a Lehua Blossom è originario delle isole Hawaii. Occasionalmente questi fiori sono di colore giallo o arancione, ma il colore più comune è il rosso. Secondo la leggenda hawaiana Lehua era una bellissima fanciulla, che amava, ricambiata, il suo bel Ohi'a. Un giorno Pele, la dea del vulcano, incontrato Ohi'a, se ne innamorò, desiderandolo tutto per sè.
Poiché il giovane le confessò di esser già innamorato di un'altra, Lehua, Pele infuriata usò i suoi poteri magici per trasformare il giovane nell'albero Ohi'a.
Lehua era terribilmente triste e, dopo aver implorato invano Pele, di ridare a Ohi'a la sua forma umana, pregò gli dei di aiutarla a ricongiungersi con Ohi'a.
Gli dei, invece di far tornare Ohi'a di nuovo umano, trasformarono Lehua in un bel fiore rosso per ornare l'albero Ohi'a e riunirla così al suo amato.
Si dice che raccogliere il fiore di Lehua porti la pioggia, che sono le lacrime di dolore della fanciulla allontanata dal suo amore Ohi’a.
Quest'albero cresce principalmente sulle pendici del vulcano Mauna Loa ed il suo legno ha proprietà ignifughe, che gli permettono di sottrarsi all’ira della gelosa dea del Vulcano.
Gli alberi tendono a preferire le zone umide, ma a crescere un po' ovunque, anche nelle regioni secche, dal livello del mare fino a 7.000 piedi.
Una curiosità: Questo fiore oltre ad essere associato con la leggenda di Pele, è anche il fiore ufficiale della Grande Isola di Hawaii, scelto dal legislatore del Territorio nel 1923.
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