domenica 25 novembre 2012

Preoccupati solo della tua coscienza

Preoccupati più della tua coscienza che della reputazione.
Perché la tua coscienza è quello che tu sei, la tua reputazione è ciò che gli altri pensano di te.
E quello che gli altri pensano di te è problema loro
(Charlie Chaplin)

La riforma dei condomini è legge: cosa cambia per rinnovabili, efficienza energetica e animali


Dopo 70 anni, la riforma dei condomini diventa legge. Non si tratta di un cambiamento superfluo per la vita quotidiana degli italiani, dato che si stimano in circa 30 milioni - circa la metà della popolazione - i cittadini che abitano in un condominio. Come riporta l'Ansa, «la commissione Giustizia del Senato con voto praticamente unanime ha approvato in sede legislativa il progetto di legge così com'era stato modificato alla Camera. Il testo prevede, tra l'altro, il fatto che non si possa più vietare nei condomini la presenza di animali» domestici. Per quanto riguarda gli interventi di tipo energetico, sarà adesso più semplice per i condomini procedere all'installazione di impianti per la produzione di energia rinnovabile sulle parti comuni dell'edificio: si abbassa infatti il quorum delle assemblee di condominio, che basterà ora «essere pari alla maggioranza degli intervenuti in assemblea, che rappresentino almeno la metà dei millesimi», anche nel caso di «terzi che conseguano a titolo oneroso un diritto reale o personale di godimento del lastrico solare o di altra idonea superficie comune». Sono inoltre leciti gli impianti individuali, comunque in relazione alla salvaguardia del «decoro architettonico». Circa il quorum necessario per gli interventi volti a contenere i consumi energetici sarà invece sufficiente la presenza dei condomini che rappresentino 1/3 dei millesimi (e, per decidere, il 50% più 1 dei presenti in assemblea).

"Con l'approvazione della nuova legge sul condominio sarà finalmente più semplice la vita degli animali di affezione nelle case dei 20 milioni di italiani che li ospitano. Si tratta davvero di una bella notizia e di un passo avanti di civiltà, che arriva grazie al nostro impegno parlamentare e a quello delle associazioni animaliste". Lo dice la senatrice Silvana Amati, coordinatrice del Pd per la Tutela animale. "La nuova riforma - spiega Silvana Amati - contiene un'integrazione all'articolo 1138 del Codice civile in cui si prescrive espressamente il divieto, per il regolamento condominiale, di interdire gli animali domestici. Le dispute contro i possessori di amici a quattro zampe e le controversie sull'utilizzo degli spazi comuni hanno dunque, finalmente, le ore contate. In questo modo si riconoscono in pieno i diritti degli animali come esseri senzienti e si semplifica la vita comunitaria, specie nelle città".

Non è difficile creare nuovi posti lavoro

Potremmo proporre come nuovo seggio questo.
Per votare i candidati delle prossime elezioni va benissimo.
Si prega di mettere nel piattino qualche euro per l' elemosine, cifra che servirà a pagare il personale addetto alle pulizie.
E così abbiamo creato dei nuovi posti di lavoro

Cina: dopo tigri e squali a rischio estinzione anche le mante


Le cifre fanno impressione: 73 milioni di squaliuccisi ogni anno per le loro pinne. Sembra che il popolo cinese abbia una vera e propria “passione” per questo splendido animale, purtroppo però, invece che accontentarsi di ammirarlo nel suoambiente naturale, lo utilizza per cucinare zuppe "portentose".
Ad appesantire il triste bilancio arriva il nuovo rapporto dell’Ong Shark Savers, che denuncia un radicato quanto pericoloso fenomeno: l’utilizzo dibranchie di manta nella medicina cinese. «In alcune zone come il mare di Cortez la manta è praticamente scomparsa - spiegano gli esperti - e una forte pressione si registra in diversi stati asiatici come Sri Lanka, India e Indonesia. Questi animali hanno imboccato la stessa strada verso l'estinzione degli squali».
Secondo quanto riportato dall’associazione, il mercato delle branchie varrebbe già 11 milioni di dollari l’anno, spinto dalla convinzione che queste parti stimolino il sistema immunitario e possano guarire una serie di malattie, dai problemi di fertilità ad alcuni tipo di cancro. Credenze che stanno velocemente portando le mante a far parte dei grandi pesci in via di estinzione: proprio la manta è una delle specie marine che maggiormente risente del sovrasfruttamento dellapesca, impiegando circa dieci anni a raggiungere la maturità sessuale, la femmina partorisce un singolo piccolo ogni due o tre anni. Ecco perché l’animale difficilmente potrà resistere ad un continuo prelievo di esemplari.
«Anche se le branchie hanno un valore, il loro commercio deruba le economie e l'ambiente di una delle creature più carismatiche dell'oceano - spiega Shawn Heinrichs, che ha diretto il team impegnato nella ricerca - ogni esemplare può far guadagnare un milione di dollari l'anno grazie all'ecoturismo».

Il fiore più grande del mondo


Il fiore più grande del mondo è, purtroppo, anche il più maleodorante. Si tratta dell'Aro titano (Amorphophallus titanum) che, al momento della sua fioritura, richiede a coloro che lo devono accudire di indossare delle maschere antigas! Si tratta di una pianta relativamente poco nota, scoperta dal dr. Odoardo Beccari, nella foresta pluviale di Sumatra nel 1878. La pianta, il cui bulbo ha un diametro attorno al mezzo metro e pesa circa 30 kg, appartiene all'ordine delle aracee del quale fanno parte le ben note e comuni calle e, in effetti, ricorda proprio una calla, ma di dimensioni enormi. Su esemplari coltivati in vivaio si è verificata una crescita al ritmo di 7,5-13 cm al giorno ed il fiore raggiunge e può anche superare i due metri. La sua fioritura dura per due giorni e mezzo ma il suo odore, che gli indonesiani usano paragonare a quello del cadavere di un elefante in decomposizione, permane per circa otto ore. Un Amorphophallus si trova nei Kew Gardens di Londra e durante la fioritura del 2003 ha fatto registrare un'altezza di 2,11 metri. Durante la fioritura della primavera 2005 la pianta è cresciuta al ritmo di dieci centimetri al giorno e, come avviene tutti gli anni, è stata una delle maggiori attrazioni ed ha fatto parlare di sé stampa, televisione e Internet... nonostante l'olezzo.

L’Aro ha un concorrente in fatto di dimensioni (ed anche di odore), nella Rafflesia (Rafflesia arnoldii), un fiore del tutto differente, della classe delle magnolie. La rafflesia è una pianta parassita, senza tronco, foglie o vere radici e si avvicina più dell’Aro al concetto generale di “fiore”. Nella specie arnoldii il fiore può superare il metro di diametro e i dieci chilogrammi di peso. La Rafflesia emana un odore di carne in putrefazione e per questo è chiamata anche “pianta carne” o “pianta cadavere”, soprannome che, peraltro, condivide con l’Aro titano che, tuttavia, anche se comunemente indicato come fiore è, più correttamente, un’infiorescenza.

Quello che i nativi americani sanno ancora insegnare


"Vi e' molto di folle nella vostra cosiddetta civiltà. 
Come pazzi voi uomini bianchi correte dietro al denaro, fino a che non ne avete così tanto, che non potete vivere abbastanza a lungo per spenderlo. 
Voi saccheggiate i boschi e la terra, sprecate i combustibili naturali, come se dopo di voi non venisse più alcuna generazione, che ha altrettanto bisogno di tutto questo. 
Voi parlate sempre di un mondo migliore, mentre costruite bombe sempre piu' potenti, per distruggere quel mondo che ora avete."



(Bufalo che Cammina, Stoney)

Scoperto un coccodrillo di 9 metri. Viveva due milioni di anni fa

Terrificante. Solo così potrebbe essere descritto più grande coccodrillo mai scoperto. Poteva mangiarsi una persona con un sol boccone. “Era lungo 9 metri, almeno 2 m in più rispetto ai più grandi coccodrilli che vivono oggi”, spiega Christopher Brochu della Univeristy of Iowa che ha studiato i reperti fossili venuti alla luce in Africa orientale dove viveva tra 2 e 4 milioni di anni fa. “Assomigliava molto al coccodrillo del Nilo, che può raggiungere i 7 m, ma era non solo più lungo, ma anche molto più massiccio”, sottolinea il ricercatore. In ogni caso il coccodrillo del Nilo non deriva direttamente da quel coccodrillo, in quanto al momento non si è ancora capito da dove discenda l’attuale coccodrillo, ma certamente non è un “fossile vivente”, come molti dicono.
Per fortuna a quel tempo l’homo sapiens non esisteva ancora, ma certamente gli ominidi che esistevano allora potevano finire nella sua spaventosa bocca (guarda le proporzioni del coccodrillo rispetto all’Homo sapiens e agli ominidi contemporanei di quel grande coccodrillo). A quel tempo i nostri predecessori erano alti non più di un metro e venti centimetri e questo li rendeva facile preda. Le probabilità che essi divenissero cibo dei quei coccodrilli erano molto elevate, in quanto entrambi vivevano vicino ai fiumi e quindi per i coccodrilli era cosa facile avvicinarsi agli ominidi senza farsi vedere e con un sol balzo catturarli nella propria bocca. A questa specie di coccodrillo è stato dato il nome di Crocodylus thorbjarnarsoni, in onore di John Thorbjarnarson, un paleontologo morto alcuni anni or sono di malaria in Africa, mentre era alla ricerca di fossili. Le ossa fossilizzate di questo coccodrillo giacevano da tempo nel Museo Nazionale di Nairobi, in Kenia.
 “In quel museo ci sono ancora molti altri fossili che non sono mai stati studiati – ha spiegato Brochu – e il cui studio potrebbero riservare delle sorprese davvero notevoli”.

Luigi Bignami

Meraviglie della natura


Nella morsa del canyon
A scolpire minuziosamente le cesellature del Brimstone Slot Canyon (nelloUtah, Usa) sono stati artigiani d'eccezione: agenti geologici e atmosferici, che assieme al fiume Escalante hannoplasmato la roccia per secoli.
 Per avventurarsi in questa gola bisogna essere camminatori esperti.
 Ma anche molto magri: in alcuni punti, la spaccatura è profonda diversi metri e larga solo pochi centimetri.
 Comunque ne vale la pena: la poca luce che riesce a filtrare tra queste rocce offre uno spettacolo di chiaroscuri unico al mondo.
 Se state pensando di tentare quest'impresa, sappiate però che si rischia di fare "incontri ravvicinati" poco graditi: le crepe più strette sono le tane preferite di diversi animali selvatici, tra cui piccoli serpenti a sonagli.

Focus.it

Il mistero di Romolo


Tutti conoscono la leggenda della fondazione di Roma. Tralasciando le decine di versioni su come si svolsero i fatti, possiamo affermare con certezza che tutti conoscono la storia dei due gemelli allevati dalla lupa, e tutti sanno che Romolo uccise suo fratello Remo perché aveva osato entrare nel solco quadrato che rappresentava Roma.
 Meno noto però, paradossalmente, è il destino, la fine di Romolo, il fondatore della città Eterna, forse perché l’importanza della città ha nei millenni fagocitato il suo fondatore.

 Avvenne tutto nel Campo Marzio, la leggenda riporta che dopo trentasette anni di regno, durante una tempesta il primo re di Roma stesse passando in rassegna l'esercito, in una zona chiamata palude della Capra. Fu allora che una nube lo avvolse e lo celò alla vista delle truppe, ma quando la nuvola si risollevò Romolo era scomparso, chiamato in cielo dissero i testimoni oculari. 


Pare che dopo qualche tentennamento i Romani lo proclamarono loro dio e lo cominciarono a venerare con il nome di Quirino, un destino forse segnato per il primo re di Roma che era figlio di un dio (Marte), re e padre di Roma la città Eterna.


 La tradizione di quei tempi riporta anche che qualche giorno dopo Proculo Giulio, il più antico personaggio noto appartenente alla gens Giulia, e vecchio amico di Romolo cominciò a dire ai Romani di aver visto nuovamente Romolo. Il grande storico dell’epoca, Tito Livio, nel suo Ab Urbe Condita I, 16 riporta le parole di Proculo Giulio sul nuovo avvistamento di Romolo. 


 “Stamattina o Quiriti, verso l'alba, Romolo, padre di questa città, è improvvisamente sceso dal cielo e apparso davanti ai miei occhi. [...] mi disse: Va' e annuncia ai Romani che il volere degli Dei è che la mia Roma diventi la capitale del mondo. Che essi diventino pratici nell'arte militare e tramandino ai loro figli che nessuna potenza sulla Terra può resistere alle armi romane.” 


 Secondo alcune correnti esoteriche l’alba è la fase in cui il mondo materiale e quello immateriale sono più vicini. Sarà un caso che Proculo dica di aver visto Romolo all’alba? 


Ma analizziamo brevemente i passi più importanti dell’opera di Tito Livio che trattano appunto di questo avvenimento non privo di importanza, anche dal difficile punto di vista esoterico. La scomparsa di Romolo Dopo aver compiuto queste opere immortali, mentre teneva un’assemblea al campo (Marzio) presso la palude della Capra, per passare in rassegna l’esercito, una tempesta scoppiata all’improvviso con gran fragore e tuoni avvolse il re con una nuvola così spessa che tolse la vista di lui all’assemblea; e Romolo non fu più in terra.

 I giovani Romani, quando infine si calmò la paura, dopo che da una tempesta così oscura tornò la luce chiara e serena, quando videro vuoto il trono del re, anche se avevano abbastanza fiducia nei senatori, che avevano occupato le posizioni a lui più vicine (e che affermavano) che (Romolo) fosse stato rapito al cielo dalla tempesta, tuttavia, quasi colpiti dal terrore di essere rimasti senza padre, per un po’ di tempo rimase in triste silenzio. Poi, quando un piccolo gruppo iniziò, tutti insieme invitano a salutare Romolo come dio nato da un dio, re e padre della città di Roma; con preghiere invocano il suo favore, affinché protegga sempre, benevolo e propizio, la sua progenie. (Ab Urbe condita, I, 16)
La divinizzazione

 Credo che vi fossero fin d’allora alcuni che, pur senza dirlo apertamente, pensavano che il re fosse stato fatto a pezzi per mano dei senatori; anche questa voce si diffuse, ma in modo assai oscuro; l’ammirazione per Romolo e la presente situazione di incertezza diedero credito all’altra voce. Si dice che fu aggiunta credibilità all’accaduto anche dall’accorgimento di un uomo. Infatti Proculo Iulio, mentre la città era angustiata per la nostalgia del re ed era ostile ai senatori, si fece avanti nell’assemblea come autorevole testimone di un fatto pur straordinario. 


“Romolo – disse – o Quiriti, padre di questa città, alle prime luci dell’alba di oggi, calatosi giù dal cielo improvvisamente mi si è presentato. Poiché io, pieno di sacro terrore ed in atto di riverenza, ero rimasto immobile, pregandolo che mi fosse lecito guardarlo in volto, mi disse: “Va’, annuncia ai Romani che i celesti vogliono che la mia Roma sia capitale del mondo; coltivino dunque l’arte militare, sappiano e tramandino ai discendenti che nessuna potenza umana può resistere alle armi dei Romani.” E, dopo aver detto queste parole – disse – se ne andò in cielo”.


 E’ straordinario quanto credito sia stato dato a quell’uomo che annunciava queste parole e quanto sia stato lenito il rimpianto di Romolo presso la plebe e l’esercito, una volta diffusa la certezza della sua immortalità.


 Ora è chiaro che: I simboli della tempesta e della nube che avvolge Romolo hanno un significato profondo. Così come lo ha il fragore dei tuoni e i fulmini che sono la manifestazione divina. Una simbologia, legata ad eventi atmosferici, molto simile a quella che si manifesta durante tutte le apparizioni di Dio agli uomini. Non ultima la nuvola che avvolge Romolo, così simile alla nuvola che ha poi, più recentemente, sempre contornato le apparizioni Mariane. 

Concetti questi ultimi del tutto estranei a Roma probabilmente almeno sino ai primi secoli dopo Cristo.
 I ruggiti della tempesta sono spesso identificati come le grida degli spiriti dell'aria, ma anche come la potenza del divino e dell’essere superiore che qui scende a terra per raccogliere suo figlio quando ritiene che ha compiuto il suo dovere, quando ha fatto ciò che andava fatto.
 La nuvola di per sé ha svariati significati uno dei quali è forse più interessante degli altri: l’uomo deve oltrepassare una nuvola di polvere per poter liberarsi dalla realtà fenomenica mondana prima di poter raggiungere la spiritualità, forse è proprio questo che fa Romolo, d’altro canto se analizziamo le apparizioni Mariane non possiamo non notare un’incredibile similitudine con quanto avvenuto nel Campo Marzio millenni or sono.

 Non si può escludere quindi che qualcosa sia davvero accaduto e che nel corso dei secoli, quanto accaduto nel momento della sparizione del primo re di Roma, sia stato mutuato da religioni e istituzioni. Ora è bene notare che Plutarco sostiene che il giorno della presunta morte di Romolo ci sia stata un’eclissi, mentre tace sul fatto che sia nato in giorno di eclissi, come invece riferito da altre fonti, forse perché non vuol trattare l’unione dell’umano con il divino. Ma dice che la fondazione di Roma è avvenuta in un giorno d’eclissi come sostenuto anche da Taruzio amico di Varrone. Sul significato esoterico delle eclissi non credo sia il caso di soffermarsi in questo breve articolo, rimanendo nel campo mondano basti dire che pochissimi personaggi importanti per la storia dell’umanità sono nati e morti durante un’eclissi di sole, non ultimo Karol Wojtyla.

 Prima di concludere, come abbiamo visto esiste anche un’altra ipotesi. Qualcuno sostiene che Romolo sia invece stato assassinato dai patres durante una seduta del consiglio regio al Volcanal. E che il suo corpo sarebbe stato poi smembrato e seppellito in tutte le parti più importanti della città, come protezione, anche questa è una pratica esoterica di notevole diffusione. 

 In ogni caso, comunque siano andate le cose, la figura del primo re di Roma ne esce rafforzata ancor più che da tutte le straordinarie imprese che Romolo ha compiuto in vita. Da una parte ascende al cielo diventando Quirino, un dio che proteggerà la sua gente per l’eternità, dall’altra il suo corpo magico, smembrato e seppellito nei luoghi più importanti di Roma, proteggerà la città eterna per l’eternità.

La supernova






































Un'elegante autodistruzione

Fotografia di Quang Nguyen Luong and F. Motte, Herschel SPIRE/ESA
Quel che resta della supernova W44 si propaga nello spazio sotto forma di una sfera violacea di gas.
Una sfera gigantesca - si estende lungo un centinaio di anni luce – e caldissima: la sua temperatura è nell'ordine di milioni di gradi.
Questa stella ormai esplosa da tempo adesso è una pulsar: una stella di neutroni che ruota.
In questa immagine è visibile in alto: è una grossa macchia a tinte blu.

I prodigi della natura

Namaqualand in fiore, il miracolo della primavera australe.
Ogni anno in questo periodo, per circa un mese, il deserto lungo la costa atlantica a cavallo fra Sudafrica e Namibia si trasforma in un tappeto di fiori colorati
Una volta l'anno, per circa un mese, da settembre a fine ottobre, il deserto del Namqualand prende vita e si tinge di centinaia di fiori colorati.
Quest'anno, grazie ad una stagione delle piogge molto intensa, il miracolo della fioritura è stato più straordinario che mai: colori così intensi non si vedevano da circa un decennio.
di Barbara Dall'Angelo

Immagine bellissima

Una cosa che vorrei vedere spesso

A noi poi questi veleni vengono trasmessi????

La follia umana chiamata "zootecnia" supera se stessa.
Questi scienziati brasiliani stanno testando una nuova schiuma dell'americana KIFKO, un nuovo modo di uccidere i polli più rapido, più efficiente e più economico.
Ecco qual'è la vera incarnazione moderna delle follie dei campi di concentramento dei regimi del '900, anche lì si sperimentavano sistemi di soppressione sempre più efficienti, la mentalità non è cambiata, è solo cambiata la specie da sopprimere.
Ciò che i Nazisti hanno fatto agli Ebrei, gli umani lo stanno facendo agli animali. - "Enemies, A Love Story" - Isaac Bashevis Singer, Premio Nobel per la Letteratura , Ebreo sopravvissuto ai campi di concentramento nazisti, vegetariano.
Da Help! La Terra Chiede Aiuto

I diritti delle donne


“I diritti delle donne sono una responsabilità di tutto il genere umano; lottare contro ogni forma di violenza nei confronti delle donne è un obbligo dell’umanità; il rafforzamento del potere di azione delle donne significa il progresso di tutta l’umanità.”
Kofi Hannam



foto © Steve McCurry: conosciuta come “la ragazza (o la bambina) afgana dagli occhi verdi” è stata scattata nel 1984 da Steve McCurry e pubblicata su National Geographic Magazine nel 1985. La storia di Sharbat Gula, la protagonista identificata solo nel 2002, è la metafora della vita di tutti i rifugiati; l’Afghanistan è uno dei paesi dove i diritti delle donne sono calpestati e questa donna ne è diventato il simbolo.


I nostri politici hanno di meglio da fare ora.....accaparrarsi le poltrone

SONO PASSATI 9 MESI!!!!!
MA POSSIBILE CHE QUESTI.... "SIGNORI" NON ABBIANO UN BRICIOLO DI COSCIENZA?
Sono in primo luogo cittadini italiani.
Sono stati comandati a fare quel servizio essendo militari.
La nave era in acque internazionali.
Questo arresto è arbitrario.  










NESSUNO STATO AL MONDO (escluso l'Italia)

AVREBBE PERMESSO QUESTO ABUSO Fatto ai danni in primis a un loro cittadino (specie se rappresentativo del paese)
NESSUN STATO AL MONDO avrebbe permesso questo ignobile ricatto
NESSUN STATO AL MONDO starebbe inerte e silenzioso
                                 VIVA L'ITALIA????????

Usi e costumi dei parassiti:

Non interessarsi di nulla che stia loro intorno.
L'unica cosa importante,rimanere ben abbarbicati,
all'essere da cui trarre il massimo del beneficio per se stessi.
Si nutrono della vita e delle risorse degli altri,loro unico lavoro.