domenica 25 novembre 2012

Il fiore più grande del mondo


Il fiore più grande del mondo è, purtroppo, anche il più maleodorante. Si tratta dell'Aro titano (Amorphophallus titanum) che, al momento della sua fioritura, richiede a coloro che lo devono accudire di indossare delle maschere antigas! Si tratta di una pianta relativamente poco nota, scoperta dal dr. Odoardo Beccari, nella foresta pluviale di Sumatra nel 1878. La pianta, il cui bulbo ha un diametro attorno al mezzo metro e pesa circa 30 kg, appartiene all'ordine delle aracee del quale fanno parte le ben note e comuni calle e, in effetti, ricorda proprio una calla, ma di dimensioni enormi. Su esemplari coltivati in vivaio si è verificata una crescita al ritmo di 7,5-13 cm al giorno ed il fiore raggiunge e può anche superare i due metri. La sua fioritura dura per due giorni e mezzo ma il suo odore, che gli indonesiani usano paragonare a quello del cadavere di un elefante in decomposizione, permane per circa otto ore. Un Amorphophallus si trova nei Kew Gardens di Londra e durante la fioritura del 2003 ha fatto registrare un'altezza di 2,11 metri. Durante la fioritura della primavera 2005 la pianta è cresciuta al ritmo di dieci centimetri al giorno e, come avviene tutti gli anni, è stata una delle maggiori attrazioni ed ha fatto parlare di sé stampa, televisione e Internet... nonostante l'olezzo.

L’Aro ha un concorrente in fatto di dimensioni (ed anche di odore), nella Rafflesia (Rafflesia arnoldii), un fiore del tutto differente, della classe delle magnolie. La rafflesia è una pianta parassita, senza tronco, foglie o vere radici e si avvicina più dell’Aro al concetto generale di “fiore”. Nella specie arnoldii il fiore può superare il metro di diametro e i dieci chilogrammi di peso. La Rafflesia emana un odore di carne in putrefazione e per questo è chiamata anche “pianta carne” o “pianta cadavere”, soprannome che, peraltro, condivide con l’Aro titano che, tuttavia, anche se comunemente indicato come fiore è, più correttamente, un’infiorescenza.

Nessun commento:

Posta un commento