martedì 17 novembre 2015

Château de la Mothe-Chandeniers: lo splendido Castello Medievale abbandonato


 Château de la Mothe-Chandeniers è un edificio medievale che si trova nel bel mezzo di un grande bosco nei pressi del paese di Les Trois-Moutiers, nella regione di Poitou-Charentes, in Francia. 
Il castello risale al XIII secolo, quando era la roccaforte della famiglia Bauçay, dipendente direttamente dal Re di Francia. Durante il Medioevo fu conquistato per ben 2 volte dagli inglesi, per poi divenire uno dei luoghi più celebri per le sue sontuose feste e vasti ricevimenti. Durante la Rivoluzione Francese fu saccheggiato e abbandonato, ma all’inizio del XIX Secolo fu restaurato e ampliato sino a che, nel 1870, venne ricostruito per assomigliare allo stile romantico dei castelli della Valle della Loira.


Nel 1932 il Barone Lejeune Edgar fece installare il riscaldamento centralizzato, ma poco dopo un terribile incendio distrusse quasi tutto l’edificio, compresa un’intera biblioteca di libri antichi, arazzi alle pareti, mobili antichi e preziosi dipinti collezionati in secoli di storia.
 Château de la Mothe-Chandeniers divenne un rudere, e la natura cominciò ad invadere quelle storiche mura che furono teatro di secoli di grande storia.












Da allora il castello è rimasto nello stato visibile dalle fotografie e dal video sottostante, anche se furono portati avanti dei tentativi di restauro dell’edificio. 
Il Château de la Mothe-Chandeniers fu acquistato, nel 1981, da Marc Demeyer, un insegnante francese, che tentò di restaurarlo, senza successo.
 I terreni vicini all’edificio furono acquistati dal Crédit Lyonnais, e venduti in lotti separati nell’ambito di un’evidente speculazione edilizia.
 Su alcuni giornali francesi si avanzò l’ipotesi che lo stesso istituto finanziario avesse impedito il restauro del castello, per scopi ancora non del tutto chiari.

 Oggi il castello è uno dei luoghi preferiti dagli Urbex francesi (e non solo) che vogliono addentrarsi all’interno di un luogo così carico di storia per immortalarne la decadente bellezza.

 

Fonte: vanillamagazine.it

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